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Toni Kroos, addio con una lettera bellissima: “Ha squillato il mio telefono, è il cuore a decidere”

Il centrocampista tedesco ha condiviso sui social un messaggio molto toccante e carico d’orgoglio. A Pedri dedica un pensiero da campione: “Scusa e guarisci presto. Non era mia intenzione farti del male”.
A cura di Maurizio De Santis
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Una lettera di addio. Toni Kroos l'ha condivisa sui social il giorno dopo la sconfitta della Germania nei quarti contro la Spagna. Un sogno andato in frantumi, così ha definito quel match perso un istante prima che finissero anche i supplementari, scandito dalle polemiche roventi per la mancata concessione del rigore per un mani di Cucurella. Hai voglia a spiegare che secondo le istruzioni Uefa quel tocco galeotto rientra in una casistica di indulgenze, la rabbia è stata grande nei confronti dell'arbitro Taylor. Di tutto questo, però, non v'è traccia tra le righe del 34enne centrocampista tedesco: ha preferito mettere da parte il veleno perché non rovinasse anche questo momento molto intimo, quando ha aperto il cuore ai suoi tifosi e a Pedri, al quale ha chiesto scusa per l'entrata rude che gli ha procurato un infortunio fatale.

29/09/2023 il mio telefono ha squillato – è l'incipit del lungo messaggio di Kroos, che racconta com'è iniziata l'ultima esperienza con la maglia della Germania -. A chiamarmi è Julian Nagelsmann. Mi fa una richiesta: torna in nazionale. Primo pensiero nella mia mente: non sono stupido! Primo pensiero nel mio cuore: cazzo sì! Come tutti sappiamo, è il cuore a decidere.

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Come si sente oggi? La prima cosa che precisa è: non avere alcun rimpianto di aver accettato il ritorno in nazionale. Niente che l'amarezza provata al fischio finale può mai cancellare, compromettere, corrompere. Le emozioni forti che gli ha dato questo Europeo restano per sempre. Bellissimo anche l'abbraccio degli avversari a fine incontro.

Il mio primo pensiero questa mattina del 6 luglio 2024: sono felice di averlo fatto. Nonostante tutta la tristezza e il vuoto dal fischio finale di ieri. Ho sempre visto di più nella squadra rispetto a quello che hanno mostrato negli ultimi anni. Ma non mi aspettavo che in così poco tempo fosse possibile avere una reale possibilità di vincere il titolo e tornare alla pari con i migliori. Ecco perché sono molto orgoglioso di ciò che questa squadra ha ottenuto. E tutta la Germania può esserlo di nuovo.

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L'ultima frase è il gancio che è raccomandazione e consiglio al tempo stesso rivolto ai tifosi tedeschi. Doveroso il ringraziamento per il grande sostegno ricevuto, altrettanto lo è la richiesta che fa: non mettete da parte questo patrimonio di passione perché una squadra come quella della Germania non vi deluderà mai col suo impegno.

Un ringraziamento speciale a tutti voi che avete reso questo Europeo in casa qualcosa di speciale. Ti abbiamo visto, vissuto e sentito. A livello personale desidero ringraziarvi per il calore e l'affetto davvero speciale di queste ultime settimane. È stato molto speciale. E infine una richiesta: ora che la Germania ha ritrovato il suo figlio prediletto: non lasciatevelo scappare! Il viaggio di questa squadra continua. E aiuta brutalmente restare al suo fianco anche nelle fasi brutte! Perché posso assicurarti una cosa: questo è un gruppo di grandi persone che daranno tutto per avere successo!

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L'ultimo pensiero, ma non per questo il meno importante, è dedicato allo spagnolo Pedri: fuori per il pestone preso proprio per un contrasto con il tedesco, il suo Europeo è finito contro la Germania. Kroos, sportivo leale che sa quanto male possano fare certe situazioni, chiede scusa all'iberico.

E un'ultima cosa che è molto importante per me: scusa e guarisci presto, Pedri! Ovviamente non era mia intenzione farti del male. Ti auguro di guarire quanto prima e tutto il meglio. Sei un grande giocatore.

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