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Caso scommesse nel calcio

Tonali si è rivolto ad uno psichiatra di fama: è distrutto, vuole superare il suo problema

Sandro Tonali racconterà tutta la verità ad entrambe le procure, di Torino e della FIGC, circa le scommesse che ha piazzato in maniera illegale: l’obiettivo è ridurre la squalifica, sull’esempio di Fagioli. Ma c’è un altro percorso, di risalita umana, che ha già intrapreso con un luminare della psichiatria.
A cura di Paolo Fiorenza
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Dopo le lacrime, la disperazione, il brusco risveglio dalla malìa del gioco d'azzardo che si è preso la sua anima, Sandro Tonali – consigliato da chi gli è vicino, in primis la famiglia e gli agenti, che lo hanno visto distrutto – ha capito che non ha altra strada che imboccare quella già seguita da Nicolò Fagioli, altro calciatore di primo piano che prima di lui era stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Torino per aver piazzato scommesse su piattaforme illegali.

Dunque massima collaborazione con gli inquirenti della giustizia ordinaria, ma soprattutto con la Procura della FIGC, autodenunciandosi come fatto da Fagioli per cercare di limitare i danni di una squalifica che sembra certa – come da articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva – e "non inferiore a tre anni". Già, perché – a dispetto della sua iniziale difesa incentrata sulla negazione di aver scommesso su calcio e di aver solo giocato e poker e blackjack – le chat telefoniche direbbero altro. E se Tonali si autodenuncerà, ovviamente lo farà perché ammetterà di aver piazzato giocate su partite di calcio.

Sandro Tonali in maglia Newcastle: la squadra inglese lo ha pagato 80 milioni al Milan
Sandro Tonali in maglia Newcastle: la squadra inglese lo ha pagato 80 milioni al Milan

Il momento dell'imbarazzo, della voglia di scomparire, di piangere sulla spalla di chi gli vuole bene è stato necessariamente superato, sulla spinta degli eventi che richiedono decisioni forti per uomini forti. Decisioni ineluttabili se si vuole salvare la propria carriera, a soli 23 anni. Il Newcastle per ora non ha mollato Tonali, il suo vecchio Milan gli è vicino, ma ci sono passi che vanno compiuti da soli, attraversando il ponte tibetano della propria vita sospesa. Quel bambino che a 11 anni scriveva una letterina a Santa Lucia chiedendole "se sarebbe diventato un calciatore" adesso deve onorare il debito con la sua buona stella che lo ha portato ad essere non "un calciatore" ma una stella internazionale.

Sandro si autodenuncerà sul piano sportivo, dirà al procuratore Chiné su cosa ha scommesso, cercherà anche lui la via del patteggiamento prima del deferimento come Fagioli, con l'obiettivo di dimezzare la squalifica in base all'articolo 126 del CGS e poi magari godere di qualche altra attenuante per avere un ulteriore sconto sullo stop alla sua carriera. Tonali racconterà tutta la verità ad entrambe le procure, per liberarsi da un peso e chiudere a doppia mandata in qualche angolo del proprio cuore i demoni del gioco d'azzardo.

Se Fagioli potrebbe spuntare alla fine 10 mesi di squalifica, il destino di Tonali potrebbe non essere così benevolo, per due motivi: prima di tutto perché la FIGC non vuole assolutamente che la risoluzione della vicenda scommesse venga percepita nell'opinione pubblica come un colpo di spugna per ripulire velocemente l'immagine del bistrattato calcio italiano e poi perché ancora non si sa se l'ex milanista abbia scommesse su partite della propria squadra (cosa che Fagioli ha giurato di non aver mai fatto), il che renderebbe la sua posizione molto più grave.

Non c'è bisogno infatti di ‘giocare a perdere' o ‘combinare' il risultato di una partita per cadere nell'illecito sportivo, bastano un'ammonizione o un calcio d'angolo procurati – visto che ormai si può scommettere su tutto – per ricadere nell'articolo 30 del CGS che punisce "il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione". In questo caso, qualora spuntassero giocate su partite del Milan, la posizione di Tonali diventerebbe molto più grave e si salirebbe a 5 anni minimo di squalifica, da ‘trattare' poi con l'eventuale patteggiamento.

Tonali con la medaglia di campione d'Italia col Milan: ha vinto lo Scudetto 2021/22
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Se questo è lo scenario che attende il calciatore lodigiano nelle prossime settimane dal punto di vista della giustizia sportiva e della definizione della sua squalifica, c'è un altro percorso – ben più importante – che il ragazzo ha deciso di intraprendere: quello della rinascita come persona, liberandosi una volta di tutto del pesante fardello che ha condizionato la sua vita negli ultimi anni, il problema col gioco d'azzardo. Una presa di coscienza necessaria che ha già portato Tonali a iniziare il percorso terapeutico per uscire dalla ludopatia.

Sandro, spinto da chi gli vuole bene e ne cura gli interessi, si è rivolto ad uno psichiatra di fama: è un professionista italiano, svela la Gazzetta dello Sport. Curare la propria anima e salvare la carriera: a 23 anni si è troppo giovani per gettare tutto alle ortiche.

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