Tonali in lacrime al telefono, il Milan smentisce il retroscena: nessuna telefonata di Moncada
Manca ormai solo l'annuncio ufficiale per il trasferimento di Sandro Tonali dal Milan al Newcastle, per una cifra che inclusi bonus arriverà a 80 milioni di euro. La classica offerta irrinunciabile per il club rossonero, che dà un'idea della differenza impressionante di potenza di fuoco tra il calcio italiano e quello inglese e fa di Tonali il calciatore italiano più pagato di sempre. Anche il 23enne centrocampista lodigiano sarà gratificato con un contrattone di quelli che in Serie A non ha quasi nessuno: 8 milioni a stagione più bonus, per 6 anni.
Insomma Sandro approda ad una nuova dimensione, per non dire un nuovo mondo: la Premier League, uno stipendio quadruplicato, un ruolo centrale in un progetto ambiziosissimo come quello del Newcastle dei paperoni arabi, al fianco di giocatori giovani e talentuosi come Botman, Bruno Guimaraes e Isak. Ci sono situazioni peggiori da vivere, per usare un eufemismo. Eppure il fatto che sia successo tutto in poche ore – quando fino a un attimo prima Tonali si vedeva come bandiera del Milan a vita, come gli aveva assicurato anche Paolo Maldini prima che venisse fatto fuori da Cardinale – è stato abbastanza spiazzante per il calciatore.
Secondo quanto svela Repubblica, ma il Milan ha smentito a Fanpage, quando il club rossonero ha detto al ragazzo che lo voleva vendere inderogabilmente per non rinunciare a quell'incasso così ingente, la reazione di Tonali sarebbe stata istintiva: sarebbe scoppiato a piangere. Il quotidiano racconta poi un altro retroscena, anche questo tuttavia smentito dal Milan: in Romania, dove il nazionale azzurro sta giocando gli Europei Under 21, il calciatore avrebbe ricevuto la telefonata di Geoffrey Moncada, ex capo degli osservatori rossoneri che dopo l'addio di Maldini e Massara è diventato il responsabile del calciomercato.
Moncada avrebbe fatto un discorso molto chiaro a Tonali: qualora si fosse opposto alla cessione al Newcastle, per lui non ci sarebbe stato più alcun adeguamento di contratto fino alla scadenza, fissata al 2027, restando dunque bloccato a 2,5 milioni a stagione nella parte migliore della sua carriera. A quel punto, col passare dell'iniziale sbandamento, lo stesso giocatore si sarebbe mentalizzato sull'addio. Niente di tutto questo sarebbe avvenuto invece secondo il Milan, che ha smentito sia il pianto del giocatore che la telefonata di Moncada, chiarendo anche che l'offerta l'ha portata il procuratore di Tonali.
La trattativa prosegue spedita verso il traguardo, come confermato dall'agente di Tonali, Giuseppe Riso, al ritorno in Italia dal summit avuto in Romania col calciatore: "Sandro è tranquillo, sa che quando arrivano offerte così importanti, da proprietà così importanti, è difficile rifiutare sia per il club sia per il ragazzo. Dal lato del giocatore abbiamo raggiunto l'accordo, Milan e Newcastle stanno definendo gli ultimi dettagli, questione di bonus e cose tecniche, burocratiche. Dopodiché, nei prossimi giorni sosterrà le visite mediche. Sono soddisfatto perché è una grande operazione, Sandro aiuterà sia il Milan che il Brescia (quest'ultimo ha diritto al 10% dell'incasso, dunque circa 8 milioni, mdr). È un progetto perfetto per lui, lo vogliono a tutti i costi e sarà il punto di riferimento".
La smentita del Milan: niente lacrime né telefonata
Come appreso da Fanpage, il Milan ha smentito in toto il retroscena raccontato da Repubblica. Secondo il club rossonero, Sandro Tonali non è rimasto affatto spiazzato dalla cessione al Newcastle, men che meno è scoppiato a piangere. Così come non c'è stata nessuna telefonata fatta da Geoffrey Moncada al calciatore nel ritiro della nazionale Under 21 impegnata nell'Europeo di categoria in Romania.
