Tonali alla Gattuso, faccia a faccia con Dumfries: gli urla una frase a muso duro
Alla Gattuso. Con la stessa grinta agonistica. Con al stessa adrenalina che in un derby è tutto e dà la carica, in particolare se in palio ci sono anche punti scudetto. Senza peli sulla lingua, senza paura. Tonali si cala perfettamente nella parte e "ringhia" contro l'Inter. Tra i rossoneri è stato uno dei migliori in campo, un calciatore di lotta e di governo, uomo ovunque nel centrocampo del Milan, dà l'anima e sputa veleno. Come avrebbe fatto il suo idolo nel cuore della mediana: in quella tonnara che può essere la zona nevralgica, nei duelli più duri, era abituato al ruolo del raìs. Carisma e concentrazione, attaccamento alla maglia: nel corredo accessorio della prestazione c'è anche questo aspetto che rende più prezioso il suo rendimento e gli mette la fascia di capitano al braccio per il futuro.
A muso duro con Dumfries. Nelle istantanee del derby, in particolare nel finale che s'è acceso per il "rosso" a Theo Hernandez a causa dell'intervento sul calciatore dell'Inter (ma in precedenza era finito nel mirino per una gomitata galeotta a Barella), c'è anche il battibecco tra Tonali e l'olandese. L'ex Brescia si avvicina all'avversario che in quel momento discute con il terzino a terra: gli tende la mano per aiutarlo a rialzarsi ma il francese replica con un gesto di stizza, non vuole il suo aiuto. Lo scambio di battute è immediato, avviene tutto nel giro di pochi attimi.
"A Theo ci penso io!", interviene con decisione Tonali. Si rivolge all'avversario e la discussione si fa concitata, il milanista gesticola in maniera molto chiara, invita Dumfries a farsi da parte, ad allontanarsi. "E’ un mio compagno, tu vai via. E’ un mio compagno, tu vai via. A lui ci penso io!" ripete ma dinanzi alle rimostranze dell'olandese sembra lasciarsi sfuggire un "ci vediamo sotto", che non è una minaccia ma solo riflesso di adrenalina.
Con il Milan in vantaggio per 2-1 (a ribaltare l'incontro ci ha pensato Giroud, autore di una doppietta in tre minuti), il finale del derby si accende a causa dell'eccessivo agonismo di Theo Hernandez che quando mancava pochissimo al triplice fischio lascia i compagni di squadra in dieci per un'entrata pericolosa. Si tratta del secondo cartellino rosso in stagione per l’ex calciatore del Real Madrid, già finito in anticipo negli spogliatoi contro la Roma per una doppia ammonizione.
