video suggerito
video suggerito

Tognazzi dopo la serie su Totti: “Insulti e minacce, hanno capito che non sono Spalletti?”

Gianmarco Tognazzi ha interpretato Luciano Spalletti nella serie “Speravo de morì prima” incentrata sulla fase finale della carriera di Francesco Totti. L’attore ha ricevuto messaggi di insulti e addirittura minacce di morte, con i tifosi del Pupone che lo hanno associato all’ex mister capitolino.
A cura di Marco Beltrami
293 CONDIVISIONI
Immagine

Gianmarco Tognazzi si è ben disimpegnato nei panni di Luciano Spalletti. L'attore classe 1967, figlio d'arte, ha interpretato l'allenatore toscano ai tempi della sua avventura alla Roma nella serie tv "Speravo de morì prima" che ha raccontato la fase finale della carriera di Francesco Totti. Proprio il rapporto travagliato tra il Pupone e il mister è stato uno degli argomenti principali trattati nella dramedy targata Sky Original. Molti tifosi, schieratisi al fianco del loro ex capitano, hanno fatto un po' di confusione scagliandosi proprio contro Tognazzi, bersagliato di insulti e addirittura minacce. La sua colpa? L'essere associato a Spalletti.

In Speravo de morì prima è stato raccontato l'epilogo della carriera di Totti e anche gli scontri con Luciano Spalletti. L'interpretazione di Tognazzi è stata così realistica, che tanti tifosi della Roma hanno deciso di prenderlo di mira sui social, solidarizzando con l'ormai ex bandiera giallorossa. Il figlio del grande Ugo Tognazzi, ai microfoni di Di Più Tv ha infatti dichiarato: "Sono stato riempito di insulti e minacce da gente che non ha capito la differenza tra un attore e il personaggio che interpreta. Ma è mai possibile? Me ne hanno dette di tutti i colori: che io ho costretto Totti a ritirarsi, che me la faranno pagare. Ma non lo capiscono che io non sono il vero Luciano Spalletti?".

La serie dunque continua a far discutere. Dopo lo sfogo di Cassano, che ha puntato il dito contro l'immagine di lui offerta dalla serie, è arrivato quello di Tognazzi che proprio non riesce a capire come si possa arrivare a tanto, sui social: "In parte me li aspettavo. Sia perché questa serie parla di uno sport molto popolare come il calcio e di un uomo amato come Totti, sia perché è già capitato ad altri attori prima di me di essere scambiati per il personaggio interpretato nella finzione. Il proliferare dei social, che pure hanno tanti aspetti positivi, ha abbattuto ogni forma di rispetto nei confronti degli altri. Non c'è più neanche quella minima educazione che si dovrebbe avere quando ci si rivolge a uno sconosciuto, ma si passa direttamente all'insulto. E poi, avverto anche tanta confusione, le persone sono distratte e superficiali, non si fermano neanche a riflettere sul fatto che io nella vita possa essere una persona completamente diversa da quella dei personaggi dei miei film".

293 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views