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Tifosi italiani aggrediti da ultras della Croazia a Lipsia dopo la partita: ci sono quattro feriti

L’aggressione sarebbe avvenuta dopo la mezzanotte nel centro di Lipsia: una ventina di croati hanno assalito gli italiani dopo avergli rubato una bandiera tricolore.
A cura di Ada Cotugno
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Dopo il pareggio dell'Italia non c'è stato soltanto spazio per i festeggiamenti: al termine della gara giocata a Lipsia una ventina di tifosi croati hanno aggredito alcuni italiani che erano di ritorno dallo stadio, rubandogli una bandiera tricolore e picchiandoli con calci e pugni.

La BILD riporta che l'aggressione è avvenuta all'incirca dopo la mezzanotte, nel pieno centro della città tedesca: i tifosi italiani stavano rientrando dopo la partita quando hanno incontrato il nutrito gruppo di avversari che li ha assaliti procurandogli diversi danni che hanno costretto sei persone a recarsi in ospedale.

L'aggressione a Lipsia in piena notte

Tutto è accaduto subito dopo la partita fra Croazia e Italia, dove la formazione di Luciano Spalletti ha conquistato l'accesso agli ottavi di finale degli Europei grazie al gol di Zaccagni al 98′. Nel centro di Lipsia dei tifosi italiani avrebbero incontrato circa venti croati, come riporta LaPresse, che gli avrebbero rubato la bandiera tricolore: da quel gesto è nata una vera e propria aggressione che ha procurato diverse lesioni ai sostenitori Azzurri.

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Quattro persone sono state medicate dopo aver subito calci e pugni, e due di loro sarebbero stati trattenuti in ospedale per ricevere cure ulteriori secondo quanto riportato dai media tedeschi che hanno provato a fare luce sulla questione.

Sono 11 gli aggressori identificati

Dopo l'aggressione avvenuta nel pieno centro della città di Lipsia le autorità locali hanno fermato 11 tra croati e bosniaci di età compresa tra i 21 e i 44 anni, riconosciuti dagli italiani come loro aggressori: i sospetti, rimasti in custodia cautelare per diverse ore e in seguito rilasciati, potrebbero essere accusati di lesioni gravi nei confronti dei tifosi avversari.

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Già prima della partita c'era preoccupazione per l'ordine pubblico nella zona attigua allo stadio. Diversi ultrà croati erano stati respinti alla frontiera e gli era stato impedito l'ingresso nell'impianto per seguire la gara che comunque ha registrato alcuni episodi di violenza: in tutto sono stati registrati 45 reati che vanno dal lancio di fuochi pirotecnici all'aggressione per motivi razziali.

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