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Tifosi della Sampdoria inferociti: banconote false lanciate a Lotito, insulti agli altri presidenti

Fuori dall’Hotel Gallia di Milano, sede dell’Assemblea di Lega Serie A in programma oggi, un drappello di ultrà della Sampdoria ha spinto la tensione alle stelle. Insulti e minacce ai rappresentanti dei club, tra i più attaccati Claudio Lotito, reo di non aver mani nascosto la sua amicizia con Massimo Ferrero.
A cura di Alessio Pediglieri
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Enorme tensione a Milano, davanti all'Hotel Gallia dove è in programma una nuova Assemblea della Lega Serie A. Di fronte all'entrata un nutrito numero di tifosi della Sampdoria si è presentata con striscioni e fumogeni, intonando slogan contro Massimo Ferrero e diversi presidenti dei vari club, rei di aver permesso di portare la Sampdoria sull'orlo del falimento. Tra i più criticati, Claudio Lotito, patron della Lazio, al quale sono state gettate in segno di spregio, diverse banconote false.

Parole pesanti, slogan accusatori, pazienza finita. Così, un manipolo di tifosi doriani hanno deciso di presidiare l'Hotel scatenando tutta la propria rabbia non appena hanno fatto capolino i rappresentati delle società di Serie A. Tra i più contestati, il presidente della Lazio, Claudio Lotito, reo di aver dimostrato da sempre un rapporto di stretta amicizia con Massimo Ferrero, il reale obiettivo della contestazione degli ultrà. All'arrivo del patron dei capitolini, la tensione è salita alle stelle con alcuni tifosi che hanno lasciato il presidio e si sono diretti minacciosi verso Lotito.

Gli insulti si sono sprecati, ben udibili dai vari video che stanno impazzando sui social e che sono a testimonianza di una situazione oramai giunta ben oltre l'estremo e che rischia di degenerare in ogni momento. Con il sopraggiungere del numero della Lazio, rimasto in silenzio quasi esterrefatto dalla violenza della contestazione, i tifosi hanno provato a rompere gli argini, lanciando diverse banconote finte nella direzione di Lotito, in segno di spregio. Oltre al patron laziale, sono stati contestati anche altri presidenti arrivati all'Hotel Gallia come il numero uno del Milan, Paolo Scaroni, e l'ad del Monza, Adriano Galliani. Un clima incandescente al grido di "Liberate la Samp" cantato dietro ad uno striscione più che eloquente: "E invece su Ferrero? Niente da dire?". Il riferimento è che all'ordine del giorno dell'Assemblea ci sarebbero anche eventuali provvedimenti per l'interruzione della partita Sampdoria-Spezia a causa del lancio di fumogeni.

Ciò era capitato il 22 marzo in occasione della sfida a Marassi (poi terminata 1-1) quando un fitto lancio di fumogeni in campo aveva costretto all'interruzione della partita, per 7 lunghi minuti. Anche in quel caso, l'oggetto della furia ultrà era rivolta alla situazione drammatica del club, ridotto sull'orlo del fallimento. Poi,m in occasione dell'ultimo match, in trasferta a Torino, la curva blucerchiata si è resa protagonista di un ulteriore atto di contestazione, quando poco prima del fischio di inizio ha richiamato a sé allenatore e giocatori ad unirsi al grido di "Giù le mani dalla Sampdoria".

L'attuale situazione in cui vive oramai da inizio campionato, la Sampdoria è più che drammatica e non sembra che si riesca a trovare soluzione differente da quella che porterebbe il club al fallimento nell'estate oramai alle porte. Sono stati fatti diversi tentativi nel trovare nuovi acquirenti ma nessuna opzione è andata a buon fine e il ritorno come massimo azionista del club di Ferrero – accusato di essere il principale responsabile del disastro finanziario – ha esacerbato ulteriormente l'ambiente.

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