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Tifosi della Juventus pronti alla contestazione se fosse arrivato Mancini al posto di Thiago Motta

I tifosi della Juventus erano già pronti alla contestazione se fosse arrivato Roberto Mancini al posto di Thiago Motta: il nome dell’ex CT, e il suo passato all’Inter, non ha mai scaldato la tifoseria bianconera.
A cura di Vito Lamorte
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I tifosi della Juventus erano già pronti alla contestazione se fosse arrivato Roberto Mancini al posto di Thiago Motta: il nome dell'ex CT della Nazionale Italiana, e il suo passato all'Inter, non ha mai scaldato la tifoseria bianconera. Sicuramente non è stato questo il motivo per cui la dirigenza della Vecchia Signora non ha scelto il Mancio per la guida tecnica del club ma in un momento così delicato la stagione juventina non sarebbe stata una scelta felice quella di alimentare tensioni nell'ambiente.

Nessuno all'interno della Continassa pensava che il ciclo di Thiago Motta alla Juventus si sarebbe interrotto dopo meno di un anno ma, evidentemente la situazione era diventata insostenibile ed è arrivata la svolta che ha portato al cambio in panchina, e all'arrivo di Igor Tudor.

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Mancini alla Juventus? I tifosi erano già pronti per la contestazione

La contestazione era pronta. In base ad alcune ricostruzioni fatte nei giorni scorsi in quel di Torino, la tifoseria organizzata della Juventus era pronta a contestare la società se fosse arrivato Roberto Mancini al posto di Thiago Motta.

Mancini, nonostante le persone abbia raccontato la sua fede juventina in giovane età, è sempre stato identificato dai tifosi bianconeri con l'Inter del pre e post-Calciopoli: un momento storico ancora ben presente in ogni situazione e che difficilmente verrà mai superato.

A suo tempo il Mancio, che allenava l’Inter nella famosa stagione 2004/2005, aveva parlato di campionati "aggiustati" e nel 2010 fu anche chiamato dall’accusa a deporre come testimone nel processo Calciopoli: "Alla fine di una partita parlai con l’arbitro Rosetti e gli dissi: ‘Pagherete tutto, tu e i tuoi amici di Torino'. Alludevo a Moggi. Rosetti era di Torino e quindi il collegamento era facile. Ma lo dissi nella foga, in quei momenti si pensa di aver subìto un torto, lo dissi solo per questo".

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Negli anni successivi Mancini ha sempre cercato di respingere questa ‘anti-juventinità' che gli era stata cucita addosso e aveva ribadito di non aver criticato mai il club ma solo alcune persone: “Non sono mai stato nemico della Juventus, contestavo il sistema che c'era prima. Sono stato considerato tale per gli anni trascorsi all'Inter ma io non ho mai parlato male della Juve, la polemica riguardava alcuni suoi tesserati. D'altronde sono stato tifoso juventino da ragazzino e, anche quando ero all'Inter, non ho mai fatto mistero di avere tifato per i bianconeri. In futuro la allenerei".

Niente Mancini, alla Juventus arriva Tudor

La scelta della Juventus è ricaduta su Igor Tudor per diversi motivi: in questo momento c'è bisogno di un nome che scaldi l'ambiente e che non divida ulteriormente in vista del rush finale di campionato. Inoltre, Mancini non avrebbe mai accettato le condizioni con cui Tudor ha deciso di sposare la causa bianconera.

Alla fine, si è chiusa in maniera più o meno positiva per tutti e non ci saranno tensioni già a partire dalla partita casalinga con Genoa: riprendere dopo la sosta con una contestazione in casa e con una situazione di classifica non favorevole, sarebbe stato l'ennesimo ‘capolavoro al contrario' di questa stagione della Juventus.

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