Thuram strizza le parti intime di Savic durante Atletico-Inter: la reazione del difensore è inaspettata
La palpatina di Thuram a Savic, c'è anche questo nel corredo accessorio di Atletico Madrid–Inter, una partita tesa, giocata e vissuta sul filo dell'equilibrio. Una strizzatina proprio lì, nelle parti intime, non sfugge all'occhio della telecamera che riprende (e manda anche il replay, semmai non fosse abbastanza chiaro l'accaduto) quel contatto proibito.
La mano galeotta dell'attaccante nerazzurri scivola a gioco fermo, durante quel momento di breve pausa del primo tempo supplementare. Il risultato è sul 2-2 complessivo: la rete di Depay segnata nel finale è una mazzata per la squadra di Inzaghi che va sotto (2-1) e si vede raggiunta proprio quando mancava poco davvero alla fine dell'incontro.
Thuram, croce e delizia, rischia grosso quando commette quella clamorosa ingenuità. Dopo aver fatto dannare tecnico e tifosi per aver mancato il colpo del ko (il possibile 2-1 che avrebbe chiuso il match e la qualificazione) si macchia anche di quel gesto sguaiato, volgare che rientra nel caleidoscopio dei trucchetti che si usano in campo nei duelli con gli avversari.
Cosa è successo? La speciale di moviola di Prime Video chiarisce tutto. E se, almeno inizialmente, Sandro Piccini e Massimo Ambrosini in telecronaca spiegano che nulla di particolare è successo, poco dopo devono ricredersi… la sequenza delle immagini li rende edotti. Savic (che è una vecchia conoscenza del calcio italiano per aver indossato la maglia della Fiorentina) prova dolore e si accascia sul terreno.
Perché? Serve dare un'occhiata alla mano sinistra di Thuram che dà uno schiaffetto e indugia sulle parti intime del difensore dell'Atletico Madrid. Ne avverte il fiato sul collo, la marcatura è serrata. E allora trova il modo per allentare quella pressione anche se in maniera poco ortodossa. L'arbitro Marciniak se ne accorge ma può nulla.
Savic si rialza e ha una reazione è inaspettata. Non è furente, tutt'altro. Da uomo di campo, sa che (pure) queste cose fanno parte del gioco. Manda a quel paese l'interista che prova a giustificarsi poi la prende a ridere. Il gioco si ferma di nuovo e questa volta, abbracciato a Lautaro Martinez, discute sorridendo sia con l'argentino sia con il francese. Rimprovera bonariamente il calciatore transalpina poi gli rifila una manata sulla testa che non è un gesto violento ma una manifestazione d'indulgenza. Lo ha perdonato, nonostante tutto e quell'atto di impudenza.