Thompson ucciso a 36 da un tumore: la malattia del sangue gli ha mangiato i polmoni

Joe Thompson è morto a 36 anni, consumato da un tumore che prima gli ha avvelenato il sangue e poi gli ha mangiato il corpo. Cinque anni fa si era ritirato dall'attività agonistica, divenuta inconciliabile per l'uomo e per l'atleta che ha dovuto fare i conti con il cancro per ben tre volte. Due volte ce l'ha fatta ed è riuscito a guarire. L'ultima, ad aprile di un anno fa, gli è stata fatale: quando l'ha scoperto non c'era più molto da fare. All'ex centrocampista del Rochdale, che da ragazzino aveva sognato indossando la maglia del Manchester United (a 9 anni aveva fatto parte dell'accademia dei Red Devils), è stata diagnosticata una linfoadenopatia al quarto stadio. Lo aveva aggredito ai polmoni e stava così male che, prima di chiudere gli occhi per sempre, ai suoi cari confessò di sentirsi "devastato".

Il Rochdale è un club che milita nella National League, la quinta divisione del campionato inglese di calcio. Thompson ne aveva indossato la maglia in momenti differenti della carriera e di quel club era divenuto un punto nella storia. "All'inizio conoscevamo Joe soprattutto come un talentuoso calciatore, ma presto avremmo imparato ad adorare la sua personalità affettuosa e contagiosa – si legge nella nota ufficiale di cordoglio condivisa dalla società -. Ha affrontato ogni battaglia a testa alta, dentro e fuori dal campo. Il suo percorso e il suo spirito indomito sono stati fonte di ispirazione per tutti coloro che sono stati toccati dalla sua storia. Joe è stato un marito amorevole per Chantelle e un padre incredibile per Thailula e Athena Rae. Ci stringiamo alla sua famiglia in questo momento incredibilmente triste".

Thompson aveva saputo della malattia per la prima volta nel 2013: era il linfoma di Hodgkin, da cui credeva di essere guarito salvo trovarselo di nuovo addosso nel 2017. Ha resistito e superato la patologia, è tornato a giocare e – quasi fosse il copione di un film – fu proprio lui a segnare nel 2018 il gol che evitò al Rcohdale la retrocessione dalla League One nel 2018. Un anno dopo appese le scarpette al chiodo: non ce la faceva più, diceva di aver "spinto il suo corpo al limite assoluto".
Manchester United, Dale, Tranmere Rovers, Carlisle United, Southport e Bury le squadre in cui ha militato. Dopo aver chiuso l'esperienza nel mondo del calcio, Thompson è stato impegnato come opinionista tv e, al tempo stesso, s'è occupato anche di campagne di sensibilizzazione per la prevenzione e la cura del cancro.