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Thiago Motta si presenta in conferenza con una bozza in fronte: “È stato Federico Gatti”

Thiago Motta spiega perché ha un bernoccolo sulla fronte dopo la vittoria della Juventus a Lipsia in Champions League, è stato Federico Gatti: “Quasi quasi prendo anch’io tre punti…”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Dolce è la notte di Lipsia per Thiago Motta e la Juventus, che in Champions rimonta dal 2-1 per i tedeschi pur essendo un uomo in meno per l'espulsione di Di Gregorio. Una prestazione in cui la forza mentale va a braccetto con le doti tecniche dei calciatori (le reti del sorpasso di Vlahovic e Conceicao sono due gemme): impossibile non essere contenti se alleni un gruppo che reagisce in questo modo alle avversità. Ed allora anche una bozza in piena fronte la si può accogliere col sorriso e spiegare che a procurarla è stato Federico Gatti, esultando evidentemente in piena trance agonistica.

Thiago Motta e il bernoccolo sulla fronte: "È una gomitata di Federico Gatti"

La domanda arriva a Thiago Motta alla fine della conferenza stampa nel ventre della Red Bull Arena: qualcuno ipotizza che l'autore del bernoccolo possa essere Conceicao, dopo il gol della vittoria segnato dal 21enne portoghese, ma il tecnico bianconero ristabilisce la verità di quanto accaduto in quei momenti convulsi di gioia sfrenata.

Thiago Motta in conferenza dopo Lipsia-Juve con un evidente bernoccolo in fronte
Thiago Motta in conferenza dopo Lipsia-Juve con un evidente bernoccolo in fronte

"No, è una gomitata di Federico Gatti. Quasi quasi prendo anch'io tre punti – ci scherza su Motta – Se c'era il VAR lì… espulsione sicura, ma oggi meglio non toccare il VAR". Quest'ultimo riferimento è alle polemiche di sponda Juve riguardo l'intervento (e il non intervento) del Video Assistant Referee nel match di Lipsia.

Il VAR ha penalizzato la Juventus contro il Lipsia: l'errore su Vlahovic

Il francese Brisard, che era in sala VAR, ha richiamato due volte il connazionale Letexier, inducendolo a decretare altrettante decisioni favorevoli alla squadra tedesca: l'espulsione di Di Gregorio per il tocco di mano in uscita fuori area e il calcio di rigore concesso al Lipsia per fallo di mano di Douglas Luiz, che era in barriera su calcio di punizione dal limite e ha alzato le braccia aumentando il volume corporeo (la volontarietà o meno non conta).

Decisioni entrambe corrette, ma è il mancato intervento del VAR su un calcio di rigore che sembrava netto su Vlahovic – nel finale del primo tempo, sull'1-0 per i tedeschi – a penalizzare la Juventus: il pestone sul piede del serbo in piena area era meritevole di essere sanzionato col penalty. Poco male, visto che alla fine la Juventus torna dalla Germania con tre punti che sommati ai primi tre ottenuti all'esordio contro il PSV mettono la squadra di Motta in cima alla mega classifica del girone unico della nuova Champions. A punteggio pieno a 6 punti ci sono 7 squadre: oltre ai bianconeri, Borussia Dortmund, Bayer Leverkusen, Liverpool, Aston Villa, Benfica e il sorprendente Brest.

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