video suggerito
video suggerito

Thiago Motta reagisce in tv alla domanda sulle dimissioni: lancia un messaggio di sfida

La sconfitta contro la Fiorentina tiene la Juventus al quinto posto, fuori dalla Champions. Al tecnico chiedono se ha pensato a rassegnare l’incarico, la sua risposta ha un significato chiaro.
A cura di Maurizio De Santis
1.041 CONDIVISIONI
Immagine

Thiago Motta si presenta in tv dopo il direttore sportivo, Cristiano Giuntoli. "Certo" ha risposto il direttore sportivo alla domanda sulla possibilità che, dopo la sconfitta durissima contro la Fiorentina, la Juventus vada avanti con l'attuale allenatore in panchina. E lui cosa dice? Gli chiedono della possibilità di dimettersi, se ha mai accarezzato l'idea che, dinanzi a una prestazione come quella contro la Viola (ha lasciato impressionato in negativo anche Alessandro Del Piero), possa decidere di rassegnare l'incarico e chiudere così la sua esperienza. Non ci pensa nemmeno. E tiene la schiena dritta rispetto a chi è pronto a fargli il funerale, alle voci su Roberto Mancini, ai sondaggi su Antonio Conte.

"Sarebbe troppo facile farlo – le parole di Motta a Sky –. Mi sento massimo responsabile ma a me non piacciono le cose facili". È la frase che scolpisce in diretta: se proprio vogliono mettere fine al suo lavoro, che se ne assumano la responsabilità. Lui non ha alcuna intenzione di abbandonare la panchina, anzi è convinto di potercela fare a raddrizzare una situazione difficile, a rimettersi in carreggiata per centrare almeno il piazzamento Champions. "Abbiamo bisogno di vincere, dobbiamo trovare il modo di fare i punti che ci servono per il nostro obiettivo che è essere tra le prime quattro del campionato".

Immagine

In conferenza stampa Motta tiene la schiena dritta, resta impassibile anche quando gli fanno il nome del direttore sportivo. L'argomento viene preso alla larga e sintetizzato in un quesito: qual è stato l'oggetto della discussione con Giuntoli? Qui il tecnico si trincera dietro la linea Maginot dello spogliatoio e del vecchio adagio secondo cui i panni sporchi si lavano in famiglia. "Resta tutto all'interno. Però bisogna stare sempre più uniti, conservano la giusta lucidità in sede di analisi così da capire cosa cambiare e migliorare per dare soluzioni e poter competere per la prossima partita col Genoa".

Come spiega la prova impalpabile e priva di orgoglio al Franchi? E, ancora: come si riparte? Alla prima domanda il tecnico risponde così: "È un po' la continuazione dell'ultima partita, è la stessa storia. Iniziamo bene, poi alla prima difficoltà non abbiamo saputo reagire. Vanno recuperati questi ragazzi che prima di queste due partite hanno sempre palesato una buona capacità di reazione".

Immagine

Quanto al modo in cui si esce dal tunnel della crisi, le parole sono le stesse di quelle di Giuntoli. "Con fiducia e migliorando sulla fase senza palla, che era uno dei punti forti. Altrimenti facciamo fatica a stare in campo".

1.041 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views