Thiago Motta furioso con Nasca, Var di Lecce-Bologna: “Ha un’arma in mano, che usa quando vuole”
La rabbia di Thiago Motta esplode nel dopo gara di Lecce–Bologna sia per la decisione dell'arbitro Doveri, che ha allungato la partita oltre il recupero, sia per l'ennesimo episodio ("con lui sono davvero sfortunato", dirà a Sky e poi a Dazn) che penalizza la sua squadra e vede come protagonista l'ufficiale di gara addetto al Var, Nasca.
Il calcio di rigore concesso ai salentini per fallo commesso sul portiere, Falcone, lanciatosi in area per l'ultimo assalto fa ribollire il sangue nelle vene al tecnico dei rossoblù che, fino a quel momento, avevano agganciato il Napoli al quarto posto in classifica. Poi, complice la segnalazione dalla cabina di regia, è arrivata la massima punizione che Piccoli ha trasformato suggellando un pareggio che vale oro per i pugliesi ma è avvelenato per gli emiliani.
Nasca ancora una volta ha combinato il suo… Anche in uno Spezia-Lazio ricordo cosa ha fatto oppure a Torino diede un ok in un'azione senza richiamare l'arbitro (il riferimento era al fallo di Iling su Ndoye non rilevato, ndr). Ci sono occasioni in cui il var invece di uno strumento diventa un'arma.
I cinque minuti di extra-time inizialmente concessi sono aumentati di una decina di secondi, fatali per il Bologna. C'è un istante in particolare che spiega bene quale possano essere delusione e stizza da parte di Thiago Motta.
Dopo un calcio d'angolo battuto dal Lecce, la palla viene rinviata lontano, fuori dall'area di rigore. Doveri è appostato al limite, sta per portarsi il fischietto alla bocca per decretare la fine dell'incontro ma lascia proseguire: da quel cross scaturiranno la scorrettezza su Falcone, la revisione al Var e la conseguente concessione del penalty ai salentini.
Con un episodio del genere perde il nostro calcio – ha aggiunto l'allenatore degli emiliani -. Mi ha sorpreso Doveri, che nel post partita mi ha detto che la mia squadra perdeva tempo, cosa assolutamente non vera. Doveva finire la partita prima e lui lo sa anche se nel post partita non ha voluto prendersi la responsabilità.
Le parole di Thiago Motta trasudano veleno. Nasca è un'ossessione, quando c'è lui al Var succedono cose strane. L'allenatore del Bologna insiste sul concetto: ovvero, l'utilizzo che l'ufficiale di gara fa dello strumento tecnologico. La riflessione è molto chiara.
Nasca ne ha combinata un'altra delle sue… Sono sfortunato con lui. A Torino diede un ok in un'azione senza richiamare l'arbitro. Oggi sì, sicuramente stava aspettando il momento giusto per utilizzare il suo strumento. Sento dire che è uno dei migliori varisti che abbiamo: quello strumento che ha in mano può diventare un'arma importante se non viene usata nel modo giusto.