Thiago Motta a sorpresa fa una richiesta alla città di Bologna: “La gente ha il diritto di sognare”
Il gol di Ferguson contro l'Atalanta fa sognare la Champions alla città di Bologna. Fino alle 3 di notte per aspettare la squadra di ritorno da Milano dopo la vittoriosa trasferta di San Siro contro l'Inter in Coppa Italia, il sold out di oggi al Dall'Ara per la partita contro i bergamaschi e poi la festa dei tifosi con tutti i giocatori allo stadio per vivere un Natale all'insegna dell'entusiasmo. Bologna ha vissuto una settimana pazzesca iniziata con la vittoria contro la Roma, poi quella con l'Inter e poi oggi contro la squadra di Gasperini.
Prestazioni, successi e partite da urlo che hanno portato Thiago Motta al quarto posto in classifica a -2 dal Milan terzo. Al termine della partita, proprio l'allenatore italo-brasiliano ha parlato di questo momenti ai microfoni di DAZN. In città si respira euforia, entusiasmo e Thiago Motta vuole che tutto questo non finisca mai. È anche questo il segreto del Bologna e per questo fa un appello a tutta la tifoseria.
"Abbiamo fatto una settimana difficile contro la Roma domenica, poi 120 minuti con l'Inter in settimana e ora questa, la più difficile secondo me – ha spiegato Thiago Motta che poi prosegue – Sono molto contento dell'alchimia tra pubblico e squadra perché questi ragazzi trasmettono qualcosa di straordinario, non è mai facile, ho una grande ammirazione per loro ma ancora di più per questo periodo". E aggiunge: "Dal primo giorno di lavoro si sono presentati con questo spirito e noi ne abbiamo bisogno. Questa è una vittoria di tutta Bologna, del gruppo".
A tal proposito ora non si parla altro che di Europa. A Thiago Motto viene chiesto se forse non sia il momento che il Bologna lavori sulla testa per tenere un profilo basso, un po' i piedi per terra visto il profondo entusiasmo attorno alla squadra. Il tecnico degli emiliani scuote subito la testa e va controcorrente rispetto a quanto si ascolta in questi casi dagli allenatori di fronte a tale domanda:
"Questo entusiasmo, questa euforia, questo che si respira in città fa solo che bene, la gente ha il diritto di sognare ma noi abbiamo il dovere di fare il nostro massimo con impegno, il sorriso, perché il calcio è un lavoro fantastico poiché riesci a trasmettere tante cose a persone che ne hanno bisogno e vogliono sentire queste emozioni". Poi però fa una precisazione: "Non siamo neanche a metà campionato e allora abbiamo due giorni per festeggiare il Natale in famiglia, con amici, recuperare e poi si riprende per affrontare l'Udinese".