The Best 2019, scoppia il caso Salah: la federcalcio egiziana irritata con la Fifa
Spenti i riflettori sul grande evento milanese del Best Fifa World Player, rimane la gioia di chi è salito sul palco del Teatro alla Scala e la rabbia di chi non è invece stato premiato. Oltre a Cristiano Ronaldo, beffato da Leo Messi e rimasto polemicamente a Torino, anche Mohamed Salah non ha preso bene il suo quarto posto: ottenuto grazie ai voti arrivati per lui e ai 26 punti di ranking finale.
Un risultato che, secondo alcuni, sarebbe però dovuto essere diverso. Nelle ultime ore è infatti partita una richiesta di chiarimenti, spedita dalla federazione egiziana alla Fifa, in merito ad un presunto rifiuto dei voti espressi dall'allenatore della nazionale egiziana Shawky Gharib e dal capitano Ahmed Elmohamady: le cui preferenze, insieme a quella di Hany Danial, rappresentante dei media egiziani (che ha invece indicato Salah al terzo posto), sarebbero andate alla stella del Liverpool.
L'irritazione dell'Egitto e la rabbia di Salah
Come ribadito nella lettera spedita a Zurigo, la federcalcio egiziana avrebbe infatti rispettato il regolamento e i tempi imposti dalla Fifa, confermando che i voti di commissario tecnico, capitano e giornalista sarebbero stati inviati entro la scadenza del 19 agosto. Agli occhi dei dirigenti egiziani, risulta dunque incomprensibile il rifiuto del ‘board' del Best Fifa Player di prendere in considerazione le loro scelte e di conseguenza non conteggiare i voti per Mohamed Salah.
Intanto il giocatore del Liverpool si è fatto sentire sui suoi profili social, dove ha postato tutta la sua delusione. Nelle ore successive alla premiazione di Milano, Salah ha infatti tolto polemicamente la parola ‘Egitto' dalla presentazione del suo profilo, lasciando solo come didascalia: ‘Calciatore del Liverpool'. ‘Qualsiasi cosa faranno per cambiare il mio amore per l'Egitto, non ci riusciranno‘, ha poi scritto il giocatore sul suo canale Twitter ufficiale.