Tevez dimentica Allegri, si ispirerà a Conte al Rosario Central: “È il mio modello di allenatore”
Carlos Tevez ha iniziato ufficialmente la sua nuova avventura come allenatore del Rosario Central. L'Apache è alla prima esperienza come tecnico di un club professionistico dopo aver appeso le scarpette al chiodo. Nel suo staff ci saranno i tre fratelli, Diego, Miguel e Ariel Tevez, ma anche Carlos Retegui (ex giocatore di hockey su prato argentino, ndr). El Chapa, gloria dell'hockey maschile e femminile come allenatore delle due squadre nazionali argentine, lavora con Tevez da molto tempo e farà il grande salto verso il mondo del calcio. Nel corso della presentazione ufficiale al Rosario, Tevez ha parlato di moltissimi temi. C'era grande curiosità attorno alle sue parole da allenatore, le prime in assoluto in queste viste. Prima ancora di accettare l'incarico infatti, Tevez era andato a far visita nei centri sportivi di Inter, Milan e soprattutto Juventus.
L'ha fatto per raccogliere consigli utili affinché potesse iniziare il suo percorso da allenatore con tutti gli strumenti possibili a disposizione. Inutile non sottolineare l'abbraccio e il sorriso mostrato in occasione dell'incontro con Massimiliano Allegri, suo allenatore e profondo estimatore dell'Apache quando ha vestito la maglia bianconera dal 2013 al 2015. Dal 2014 alla guida della Juventus c'era proprio il tecnico livornese con il quale ha conquistato la finale di Berlino del 2015 contro il Barcellona persa 3-1 dalla Vecchia Signora. Durante la presentazione però Tevez ha spiazzato tutti parlando pubblicamente della sua profonda ammirazione nei confronti di Antonio Conte che ha alla Juventus ha allenato l'argentino nell'annata 2013/2014 arrivando fino alla semifinale di Europa League.
Conte era stato allenatore dei bianconeri dalla stagione 2010/2011 fino all'estate del 2014 quando decise di lasciare l'incarico durante il ritiro dei bianconeri accettando la proposta della Federazione per diventare Ct dell'Italia. Conte fu sostituito proprio da Allegri che fu prima contestato dai tifosi che però successivamente dovettero ricredersi sull'operato del tecnico bianconero capace di trainare la Juventus a giocare due finali di Champions durante la sua prima gestione per poi ritornare lo scorso anno. Tevez era stato la ciliegina sulla torta della campagna acquisti 2013 della Juventus e nonostante l'ottimo rapporto con Allegri, in conferenza stampa ha evidenziato proprio le qualità di Antonio Conte pur avendolo avuto come allenatore in una sola stagione.
"Mi ha insegnato molto, è il mio modello – ha detto senza pensare che magari potesse un po' sorprendere anche lo stesso Allegri – Cercherò di far giocare la mia squadra anche la metà di come giocano le sue". Nello scacchiere tattico di Conte infatti Tevez era la seconda punta ideale nel suo classico 3-5-2 che ha esaltato la Juventus in quegli anni. Tevez potrebbe però dare un altro dispiacere ad Allegri nel caso riuscisse a parlare con Angel Di Maria, obiettivo numero uno dei bianconeri e dello stesso tecnico livornese che è sceso in campo in prima persona in questa trattativa. "Vorrei che Di Maria venisse, a chi non piacerebbe averlo in squadra – ha detto senza troppi giri di parole – Quando la situazione sarà più calma, lo chiamerò e gli chiederò cosa vuole fare. Conosciamo le sue priorità: sarebbe molto positivo per tutta la rosa, per l'esperienza che trasmetterebbe a questi ragazzi".