Tete e Maycon lasciano lo Shakhtar, De Zerbi aveva parlato col cuore in mano: “Non sbagliate…”
Oggi sono stati ufficializzati i trasferimenti di due giocatori dello Shakhtar, attualmente fermo come tutto il calcio ucraino a causa della guerra che sta devastando il Paese dopo l'invasione russa. Si tratta di due stranieri, brasiliani, dato che gli uomini ucraini di età compresa tra i 18 e i 60 anni non possono espatriare a causa dello stato di mobilitazione generale che potrebbe farli chiamare alle armi in caso di necessità.
È stato lo stesso Shakhtar ad annunciare di aver ceduto il centrocampista Maycon in prestito al Corinthians fino al 31 dicembre di quest'anno. Il 24enne paulista torna dunque nel club nelle cui giovanili è cresciuto e dove si è affermato vincendo il campionato nel 2017, prima di trasferirsi in Ucraina l'anno dopo. Maycon con lo Shakhtar ha collezionato 98 presenze in tutte le competizioni, segnando 8 gol. Negli ultimi tre anni ha vinto due titoli nazionali, una Coppa d'Ucraina e una Supercoppa.
Nella giornata di oggi un altro brasiliano ha lasciato lo Shakhtar: l'esterno d'attacco Tete si è accasato al Lione. Anche per il 22enne ex Gremio si tratta di un prestito, in questo caso fino alla prossima estate. "L'Olympique Lione informa dell'arrivo fino al 30 giugno dell'esterno destro brasiliano Tete dallo Shakhtar Donetsk – annuncia il club francese – secondo il sistema recentemente messo in atto dalla FIFA e validato dall'UEFA che consente ai giocatori del campionato ucraino, fermo per la guerra, di entrare a far parte di un altro club liberamente".
Tete è allo Shakhtar dal 2019, un pezzo fondamentale della squadra con 31 gol e 15 assist in 108 presenze. Anche lui, come Maycon, ha vinto il campionato ucraino nel 2019 e nel 2020. Ed anche lui si è potuto trasferire al di fuori delle canoniche finestre di mercato grazie alle linee guida comunicate in via eccezionale dalla FIFA lo scorso 7 marzo per consentire a giocatori e allenatori stranieri contrattualizzati in Ucraina di accasarsi altrove, a patto di farlo entro il 7 aprile. Prima di loro, l'opportunità in casa Shakhtar era stata sfruttata da Junior Moraes che lo scorso 16 marzo si era trasferito a titolo definitivo al Corinthians, firmando un contratto fino al dicembre 2023.
Non era questo quello che aveva consigliato loro – cercando di far capire che non fosse la cosa più giusta da fare – il loro allenatore Roberto De Zerbi, che invece non ha la minima intenzione di lasciare lo Shakhtar e sperava facessero altrettanto i suoi ragazzi, per rispetto di chi in Ucraina è rimasto non potendo andarsene: i loro compagni di squadra. "I brasiliani sono depressi, vorrebbero giocare – aveva raccontato alla Gazzetta dello Sport a metà marzo – Qualche club mi ha chiamato per averli: mi ha dato fastidio. Ho avvertito i ragazzi: non sbagliate a firmare quando i vostri compagni sono sotto le bombe. Vi comportereste male. Ok mister, mi hanno risposto".
Un "ok" che è stato tradito da Maycon, Tete e Junior Moraes ed a breve potrebbe unirsi a loro anche il 18enne difensore Vinicius Tobias, che in Spagna danno ad un passo dal Real Madrid, che lo dirotterebbe alla sua filiale del Castilla in terza divisione. I brasiliani in rosa quest'anno allo Shakhtar erano 13: oltre a Maycon, Tete, Junior Moraes e Vinicius Tobias, ci sono ancora l'ex Sassuolo Marlon, Vitao, Ismaily, Dodo, Marcos Antonio, Alan Patrick, David Neres, Pedrinho e Fernando. Chissà se da qua al 7 aprile anche qualcuno di loro si farà tentare dalla ‘saudade' o resterà idealmente vicino ai compagni ucraini che sono rimasti in patria a lottare per la loro vita.