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Terrificante scontro in Burkina Faso-Senegal: il portiere esce in barella

Violentissimo scontro aereo nel primo tempo della semifinale di Coppa d’Africa: il portiere del Burkina Faso, Koffi, è stato trasportato fuori in barella.
A cura di Alessio Pediglieri
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Nella semifinale di questa sera tra Burkina Faso e Senegal che vale l'accesso alla finale della Coppa d'Africa 2022, il primo tempo ha regalato tantissime emozioni agli spettatori presenti in tribuna ma anche ai tanti appassionati collegati via tv. 45 minuti in cui il Senegal ha provato in ogni modo di trovare la via del gol, non riuscendoci: due rigori sono stati negati dal VAR, con il punteggio che non si è schiodato dallo 0-0. Ma a catalizzare l'attenzione generale è stato quanto accaduto al minuto 33 quando c'è stato un violentissimo scontro in campo.

L'estremo difensore del Burkina Faso ha sbattuto con violenza su Koyate, in uno spettacolare quanto pericolosissimo scontro aereo. L'arbitro aveva visto un fallo dello stesso Koffi, non concedendo il rigore richiesto dal Senegal, anche aiutato dal VAR, scegliendo la decisione giusta. Ma il portiere del Burkina Faso è rimasto dolorante a terra, dopo essere caduto pesantemente e in malo modo sul terreno di gioco. Subito soccorso dai sanitari è stato prima immobilizzato e poi trasportato fuori in barella, con il pubblico che lo ha incoraggiato applaudendolo.

Uno scontro che aveva anche richiamato l'intervento della moviola: l'arbitro del match, l'etiope Weyesa aveva dovuto infatti richiedere l'intervento del VAR per capire quale fosse la reale dinamica dell'azione. In un primo momento tutto il Senegal aveva richiesto il calcio di rigore ma il VAR alla fine ha avvalorato la scelta di Weyesa non concedendo l'estrema punizione. Poco dopo, in pieno recupero (oltre 7 minuti oltre il 45′ proprio per il gioco fermatosi a causa dello scontro), ci sono state altre veementi proteste del Senegal per un tocco di mani in area.

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Anche in questo caso, Weyesa è stato assistito dal VAR. L'arbitro ha fermato prima il gioco, ha atteso il check e poi si è diretto al monitor: questione di pochissimi secondi, le idee erano già chiare. Così, il colpo di gomito del difensore del Burkina Faso è stato considerato involontario, sia per la vicinanza con l'avversario, sia perché il pallone prima sembra colpire il fianco e poi toccare il gomito. Il Senegal ha protestato anche in questo caso, ma senza ricevere il penalty.

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