Le notizie sulle dimissioni del CdA della Juventus e di Andrea Agnelli: i motivi e cosa succede adesso. L'intero Consiglio di amministrazione si è dimesso nel corso di un'assemblea straordinaria. Lasciano la carica il presidente Andrea Agnelli (che ha scritto una lettera ai dipendenti del club bianconero in cui rivela che "la squadra non era più compatta"), il vice-presidente Pavel Nedved e l'amministratore delegato Maurizio Arrivabene, che resterà nei quadri per gestire la fase di transizione insieme alle nuove figure inserite dalla proprietà Exor nel club: Gianluca Ferrero sarà il nuovo presidente della Juventus, Maurizio Scanavino è stato nominato direttore generale. Il 18 gennaio sarà nominato il nuovo CdA. Stamattina il crollo delle quotazioni della Juventus in borsa: titolo sospeso per eccesso di volatilità. I tifosi spingono per Del Piero dirigente della nuova Juventus, lui non si tira indietro: "Ho ancora casa a Torino…". Intanto La Liga chiede sanzioni a UEFA e Serie A: "La Juventus ha ammesso di aver violato le regole".
Il motivo delle dimissioni, come si evince dal comunicato ufficiale, va ricercato negli sviluppi dell'inchiesta della Procura di Torino in merito alla questione delle presunte plusvalenze fittizie e degli stipendi ufficialmente non versati ai calciatori nel 2020: l'accusa che rischia la Juve è quella di falso in bilancio, a cui si aggiungono le contestazioni della Consob. Agnelli lascia la presidenza dopo 12 stagioni al timone e numerosi successi sul piano sportivo, tra cui 9 scudetti.
Il presidente della Liga attacca pubblicamente Agnelli: "Avete ingannato tutti"
Dopo il comunicato da parte della Liga che ha chiesto a Uefa e Serie A di sanzionare duramente la Juventus dopo le dimissioni dell'intero Cda, e ovviamente per le motivazioni che hanno spinto la società a fare questa mossa, scende in campo proprio il presidente della Federazione spagnola. Javier Tebas Medrano esce allo scoperto e con un tweet tagga Andrea Agnelli e si lascia andare in uno sfogo: "Caro Agnelli avete "manipolato" bilanci, valutazioni, documenti, per "ingannare" le autorità pubbliche, gli sportivi, gli azionisti, i tifosi… e avete anche voluto ingannare il mondo del calcio con la bontà della SUPERLEGA, le vostre dimissioni sono una GRANDE NOTIZIA".
Il nome di Chiellini tra i più gettonati per un ritorno alla Juve da dirigente
Giorgio Chiellini e Alessandro Del Piero. Nelle ultime ore si parla tanto di un ritorno di due delle grandi bandiere della Juventus di questi ultimi anni nel nuovo assetto societario bianconero. Sui social spopola proprio il nome dell'attuale difensore dei Los Angeles FC che potrebbe fare ritorno a Torino proprio con un ruolo societario ben definito. Sono ore caldissime in casa Juve per definire i nuovi vertici societari ma pare proprio che una scelta possa cadere su uno dei due grandi protagonisti del passato e del recente passato bianconero.
Allegri non dimentica l'affetto per Agnelli: "A lui mi lega un rapporto di amicizia che non si interromperà"
Il tecnico livornese Max Allegri in questo momento così complicato non dimentica il lungo rapporto di amicizia con l'ex presidente Agnelli e in una breve dichiarazione parlando di Agnelli ha dichiarato: "In questi anni di lavoro, passione e vittorie ho sempre potuto contare sul sostegno di Andrea Agnelli, al quale mi lega un rapporto di amicizia, che non si interromperà con la fine della sua presidenza".
"Le dimissioni di Agnelli? Spintanee", l'affondo di Cobolli Gigli
La Juventus l'ha presieduta per tanti anni, quelli più complicate, gli anni del post Calciopoli e l'ha lasciata quando si è insediato Andrea Agnelli. Intervistato da Kiss Kiss Napoli l'ex presidente juventino Cobolli Gigli non ha risparmiato delle critiche al suo successore ed ha reso merito invece al nuovo presidente Ferrero: "Il nuovo numero 1 ha grande equilibrio. Critiche ad Agnelli? Doveva tutelare Allegri sei mesi prima di quando l'ha fatto, non doveva comprare Ronaldo. Da lì non ho più capito molto. Agnelli? Dimissioni ‘spintanee', non spontanee".
La Procura Figc apre un procedimento sulla manovra stipendi
La Procura della Federcalcio ha aperto un procedimento sulle scritture private tra la Juventus e i suoi calciatori, un episodio relativo al 2020. La notizia è stata riportata dall'ANSA. Il procuratore federale Chinè aveva ricevuto gli atti dai magistrati torinesi nei giorni scorsi e ora dovrà verificare se tra gli atti, mai trasmessi prima all'organo di giustizia sportiva, emergano fatti nuovi che possano essere decisivi per la revisione e fatti che possano mettere nei guai il club bianconero.
Le prime parole di John Elkann dopo le dimissioni del Cda: "L'interesse della Juve al 1° posto".
John Elkann quasi ventiquattro ore dopo le dimissioni in blocco del Consiglio d'Amministrazione della Juventus ha rilasciato le prime dichiarazioni e ha dichiarato che questo gesto rappresenta un atto di responsabilità forte che mette l'interesse della Juventus davanti a ogni cosa: "Le dimissioni dei consiglieri di amministrazione della Juventus rappresentano un atto di responsabilità, che mette al primo posto l'interesse della società".
Il ministro dello sport commenta le dimissioni del Cda Juve: "Atto opportuno"
Da Bruxelles il Ministro dello Sport Abodi ha commentato le vicende riguardanti la Juventus: "Le dimissioni in massa del Cda della Juventus rappresentano un'assunzione di responsabilità, quindi esprimiamo un giudizio positivo perché sono un atto opportuno, anche a difesa del grande patrimonio rappresentato dal club, che va ben oltre, per la sua storia e ci auguriamo per il suo futuro, di chi lo ha gestito, inizialmente con merito per certi versi, poi sarà la magistratura che dovrà valutare e noi doverosamente siamo a lato. Questo è il momento della riflessione e dell'attesa".
La Liga chiede sanzioni per la Juventus a UEFA e Serie A: "Hanno violato le regole"
La Liga chiede provvedimenti nei confronti della Juventus da parte di UEFA e Serie A, dopo le dimissioni in blocco del CdA e l'ammissione – implicita – di aver violato le regole con la gestione finanziaria degli ultimi anni. È la sintesi di un durissimo comunicato diffuso dall'organizzazione che gestisce il campionato spagnolo. Il comunicato integrale:
"Dopo le dimissioni del CdA della Juventus nella tarda serata di lunedì 28 novembre, LaLiga chiede l'immediata applicazione delle sanzioni sportive al club. LaLiga aveva già presentato nell'aprile 2022 alla UEFA una denuncia ufficiale contro la Juventus in cui denunciava violazioni del regolamento del fair play finanziario su cui stava indagando la Guardia di Finanza italiana.
Nello specifico, la denuncia accusava la Juventus di contabilizzare i trasferimenti al di sopra del loro fair value e di sottovalutare le spese del personale, il che costituisce una violazione del fair play finanziario della UEFA. Inoltre, la denuncia accusava la Juventus di nascondere il vero stipendio dei suoi giocatori.
Questo lunedì, nella stessa nota emessa dal Consiglio di amministrazione, i rappresentanti della Juve riconoscono gravissime irregolarità contabili finanziarie, volte anche ad ingannare le competenti autorità di fair play finanziario della UEFA, tra le altre. LaLiga, con l'obiettivo di promuovere un calcio economicamente sostenibile in Europa, mantiene queste denunce nei confronti della Juventus e chiede che le autorità competenti applichino sanzioni sportive immediate al club.
La Liga è stata a lungo uno dei principali sostenitori dell'istituzione, dell'applicazione e dell'applicazione di rigide regole di sostenibilità finanziaria nel calcio. Ad aprile di quest'anno, LaLiga ha sporto denuncia per violazione del fair play finanziario alla UEFA contro la Juventus, ma anche contro Manchester City e Paris Saint Germain. La stessa competizione spagnola ha applicato le sue regole di "controllo economico" per quasi un decennio, su richiesta dei club che compongono LaLiga. La sostenibilità finanziaria è fondamentale per proteggere il business del calcio. Proteggiamo il nostro calcio".
Andrea Agnelli non è solo, la struggente lettera di Deniz Akalin: "Ti amo. Ieri, oggi, domani"
In uno dei momenti professionali e personali più difficili e complicati Andrea Agnelli ha ricevuto l'immediato e incondizionato supporto della sua compagna e madre dei due suoi figli, Deniz Akalin che ha voluto mostrare tutto il proprio amore e affetto in un lungo e struggente post dato ai social: "Oggi non solo sono al tuo fianco, ma sono orgogliosa" si legge nel lungo post "e ti ringrazio per tutto quello che hai fatto in questi anni per la Juventus, per la tua famiglia, per noi."
Nel CdA c'è chi ha dissentito sulle modalità e sulle tempistiche delle dimissioni
Non è tutto compatto il CdA dimissionario della Juventus perché in queste ore è emersa la situazione relativa a Daniela Marilungo, già amministratore indipendente del club bianconero, nonché componente del Comitato controllo e rischi, del Comitato operazioni con parti correlate e del Comitato ESG. Daniela Marilungo ha infatti emesso una nota separata, motivando le proprie dimissioni a seguito di un mandato oramai impossibile da ottemperare con la dovuta serenità e indipendenza.
Del Piero pronto a dare una mano in caso di necessità: "Nessuno mi ha chiamato, ma..."
Alessandro Del Piero ha detto la sua sulla situazione più che delicata in casa Juventus. Davanti alle dimissioni del CdA e del presidente Agnelli, l'ex stella bianconera ha commentato a caldo cosa sta accadendo nel club in cui ha giocato per 20 ani e al quale è rimasto molto legato. Sul futuro nessuna certezza ma tantissime ipotesi, anche quella di una sua possibile chiamata: "Nessuno mi ha contattato, non conosco i piani attuali" ha rivelato il Pinturicchio "Ma ho ancora una casa a Torino…"
Pavel Nedved potrebbe rientrare in società con un ruolo diverso
Con le dimissioni in blocco dell'intero CdA della Juventus lo scenario futuro è al momento tutto da decifrare. La dirigenza ha lasciato le proprie cariche a partire dal presidente Andrea Agnelli ma ci potrebbe essere chi ritornerà nell'immediato. Si tratta di Pavel Nedved che ha ricoperto in questi ultimi anni il ruolo di Vice Presidente. L'ex stella ceca infatti potrebbe da subito rientrare nelle nuove cariche che si verranno a delineare nelle prossime settimane ma con un ruolo differente, ancora tutto da definire.
Cosa rischia adesso la Juventus: tutti gli scenari possibili
La situazione in casa Juventus è più che delicata nelle ore successive alla dimissione in blocco del CdA aziendale. Ci potrebbero essere ripercussioni anche sul fronte sportivo con la Procura FIGC che ha chiesto gli atti ai pm torinesi, profilando l'apertura di un secondo filone di inchiesta. Ci sono alcuni casi precedenti si sono conclusi con penalizzazioni e ammende come nei casi occorsi a Chievo e Palermo.
Il titolo Juventus in Borsa sospeso per "eccessiva volatilità"
Continuano le ripercussioni anche in Borsa, dopo lo tsunami che ha coinvolto la Juventus con le dimissioni in blocco del CdA e del presidente Andrea Agnelli. La Exor in mattinata ha diramato un comunicato preciso circa l’indicazione in Gianluca Ferrero come nuovo punto di riferimento dei vertici societari bianconeri per prendere il posto di presidente del club. Ma ciò non è servito a rendere stabile il titolo in apertura a Piazza Affari.
Dopo essersi ritrovato ai valori minimi che non si registravano dal lontano 2017, il titolo Juve ha ceduto prima circa il 7% per scendere al -10% assestandosi sul -5%. Ma alla fine è stato deciso di sospenderlo per eccesso di "volatilità".
Del Piero dirigente nella nuova Juventus, lui non si tira indietro: "Ho ancora una casa a Torino..."
Dopo il terremoto che ha spazzato via la vecchia dirigenza della Juventus, con le dimissioni in blocco del presidente Andrea Agnelli e del Cda, ci si interroga su chi saranno i nomi chiamati a ricostruire il club bianconero. Alex Del Piero non si tira indietro qualora venisse interpellato: "Tornare da dirigente? Ho passato quasi 20 anni alla Juve, sono andato anche in Serie B. I miei rapporti con la squadra, con la proprietà e con i tifosi sono molto profondi. Ne abbiamo passate tante ed ogni notizia riguardante la Juve mi genera emozioni. Ora aspetto e vedo cosa succederà. Non so quale sia il piano, ma ho ancora una casa a Torino…".
La Juventus crolla in Borsa dopo le dimissioni del Cda
La Juventus ha visto crollare in Borsa le proprie quotazioni, come era prevedibile dopo la notizia delle dimissioni in blocco di Andrea Agnelli e del CdA del club bianconero. Il titolo della Juve, in apertura, è arrivato a far registrare un calo del 9% rispetto alla chiusura fatta registrare nella giornata di lunedì: da 0,2796 a 0,2532. Le quotazioni della Juventus sono ora in graduale rialzo dopo la nomina di Gianluca Ferrero come nuovo presidente.
La Exor mostra la strada: il nuovo presidente della Juventus indicato in Gianluca Ferrero
"La persona più adeguata a ricoprire l'incarico". Così si sarebbe pronunciata la Exor sul futuro presidente della Juventus. Dopo le dimissioni del CdA e di Andrea Agnelli, la carica di presidente del club bianconero potrebbe adesso essere data a Gianluca Ferrero, esperto e fine commercialista dalla comprovata esperienza.
Dopo lo tsunami, i tifosi sognano una presidenza data a Del Piero o a Chiellini
Solamente uno scenario ipotetico, ad oggi ma per i tifosi è già qualcosa di più. Dopo il terremoto bianconero per le dimissioni dell'intero CdA e del presidente Agnelli c'è già chi prova a guardare all'immediato futuro, indicando possibili sostituti. E mentre sul fronte sportivo non cambierà nulla, con Allegri e Cherubini che rimarranno al proprio posto, è sul quadro dirigenziale che si puntano gli occhi degli appassionati. Che sognano uno tra Giorgio Chiellini e Alex Del Piero ad assumere l'incarico più alto all'interno del club.
Il declino sportivo bianconero negli ultimi anni della presidenza Agnelli
Le dimissioni dell'intero CdA hanno scatenato un vero e proprio tsunami all'interno della Juventus. Già da tempo, nel club si respirava un'aria pesante che si era ripercossa inevitabilmente anche sul rendimento sportivo. Ma i problemi calcistici del club sono di più lunga data e risalgono all'ultimo lustro, da quando è iniziato un lento declino, tra acquisti (e tentativi d'acquisto) di diversi fuoriclasse, il problema Superlega, il valzer dei tecnici in panchina col ritorno di Allegri.
Si è dimesso Andrea Agnelli e l'intero CdA della Juve: la situazione e i motivi
Il Consiglio di amministrazione della Juventus si è dimesso nella serata di lunedì 28 novembre, compreso il presidente Andrea Agnelli. Insieme al numero uno bianconero hanno presentato le proprie dimissioni il suo vice Pavel Nedved, l'ad Maurizio Arrivabene e gli altri membri del Consiglio che ha richiesto allo stesso Maurizio Arrivabene di mantenere la carica di Amministratore Delegato.
I motivi principali di questa decisione sarebbero legate prevalentemente alle contestazioni della Consob nell'indagine Prisma, riferita alle plusvalenze dove il reato principale contestato dalla Procura di Torino è di falso in bilancio. Ma ci potrebbero essere anche nuovi sviluppi delle indagini che avrebbero portato alla drastica decisione delle dimissioni del CdA bianconero. Infatti, la scelta delle dimissioni potrebbe essere collegata anche alle conseguenze della Legge dell'8 giugno 2001 n. 231 che ha introdotto nell'ordinamento italiano un regime di responsabilità amministrativa a carico delle società, il che vorrebbe significare che, oltre alle sanzioni previste, potrebbe scattare anche la responsabilità penale, che potrebbe portare come conseguenza l'inibizione dell'operatività.
Lo tsunami societario chiude drammaticamente una dirigenza che stava durando da 12 anni, con un dominio quasi incontrastato a livello sportivo in Italia (con 19 trofei) e con la Juventus che ha lottato per rimanere ai vertici del calcio internazionale. La novità più grande delle ultime ore successive alla notizia riguarda la nomina di un nuovo direttore generale, individuato nella figura di Maurizio Scanavino, per rafforzare il management del club in questo passaggio, ereditando i pieni poteri amministrativi.
I dirigenti della Juve a cena con Allegri dopo le dimissioni
Secondo quanto riferisce Sky nella tarda serata di oggi, dopo il terremoto avvenuto nell'odierna assemblea straordinaria che ha visto l'intero board dirigenziale dimettersi, i dirigenti appena dimessi erano a cena in un ristorante del centro Torino insieme all'allenatore bianconero Massimiliano Allegri che evidentemente ha voluto essere aggiornato riguardo alla delicata situazione societaria che potrebbe anche in qualche modo riverberarsi su di lui e soprattutto sulla sua squadra nel momento in cui, dopo la sosta per i Mondiali, riprenderà il campionato.
Moggi pensa ad una donna come nuovo presidente della Juventus per il dopo Agnelli
Mentre la notizia del clamoroso terremoto ai vertici della Juventus era appena deflagrata, l'ex dirigente della Juventus Luciano Moggi era ospite in TV alla trasmissione "Il Processo ai Mondiali" in onda sul canale 7 Gold e ha dunque commentato immediatamente ciò che era appena accaduto all'interno della società che conosce molto bene dicendosi innanzitutto stupito dalla decisione presa dal Presidente Andrea Agnelli e dall'intero Consiglio d'Amministrazione: "Sono sorpreso, non me lo aspettavo" ha difatti detto l'ex dirigente del club piemontese. L'85enne rispondendo alla domanda "Chi potrebbe essere il presidente dopo Andrea Agnelli?" ha aperto ad una possibilità che sembra trovare alcuni riscontri: "Non escludo che possa essere una donna, non escludo che possa esserci questa rivoluzione alla Juventus" ha difatti detto senza fare nessun nome nonostante è abbastanza evidente che il riferimento è ad Evelina Christillin, vicina agli Elkann, ex membro della Consiglio della FIFA e già da tempo in lizza per il ruolo occupato da Andrea Agnelli dal 2010 ad oggi.
Andrea Agnelli scrive ai dipendenti della Juventus: la lettera dopo le dimissioni da presidente
Dopo aver rassegnato le dimissioni da Presidente della Juventus, Andrea Agnelli ha scritto una lettera rivolta ai dipendenti della società bianconera:
Cari tutti,
Giocare per la Juventus, lavorare per la Juventus; un unico obiettivo: Vincere.
Chi ha il privilegio di indossare la maglia bianconera lo sa. Chi lavora in squadra sa che il lavoro duro batte il talento se il talento non lavora duro. La Juventus è una delle più grandi società al mondo e chi vi lavora o gioca sa che il risultato è figlio del lavoro di tutta la squadra.
Siamo abituati per storia e DNA a vincere. Dal 2010 abbiamo onorato la nostra storia raggiungendo risultati straordinari: lo Stadium, 9 scudetti maschili consecutivi, i primi in Italia ad aver una serie Netflix e Amazon Prime, il J|Medical, 5 scudetti femminili consecutivi a partire dal giorno zero. E ancora, il deal con Volkswagen (pochi lo sanno), le finali di Berlino e Cardiff (i nostri grandi rimpianti), l’accordo con adidas, la Coppa Italia Next Gen, la prima società a rappresentare i club in seno al Comitato Esecutivo UEFA, il J|Museum e tanto altro.
Ore, giorni, notti, mesi e stagioni con l’obiettivo di migliorare sempre in vista di alcuni istanti determinanti. Ognuno di noi sa richiamare alla mente l’attimo prima di scendere in campo: esci dallo spogliatoio e giri a destra, una ventina di scalini in discesa con una grata in mezzo, un’altra decina di scalini in salita e ci sei: “el miedo escénico” e in quell’attimo quando sai di avere tutta la squadra con te l’impossibile diventa fattibile. Bernabeu, Old Trafford, Allianz Arena, Westfallen Stadium, San Siro, Geōrgios Karaiskakīs, Celtic Park, Camp Nou: ovunque siamo stati quando la squadra era compatta non temevamo nessuno.
Quando la squadra non è compatta si presta il fianco agli avversari e questo può essere fatale. In quel momento bisogna avere la lucidità e contenere i danni: stiamo affrontando un momento delicato societariamente e la compattezza è venuta meno. Meglio lasciare tutti insieme dando la possibilità ad una nuova formazione di ribaltare quella partita.
La nostra consapevolezza sarà la loro sfida: essere all’altezza della storia della Juventus.
Io continuerò a immaginare e a lavorare per un calcio migliore, confortato da una frase di Friedrich Nietzsche: “And those who were seen dancing were thought to be insane by those who could not hear the music”.
Ricordate, ci riconosceremo ovunque con uno sguardo: Siamo la gente della Juve!
Fino alla fine…
Andrea
I motivi dietro le dimissioni di Andrea Agnelli e del CdA della Juventus
L'inchiesta sulle plusvalenze fa tremare la Juventus. In senso letterale, perché è crollato tutto il consiglio di amministrazione, che ha rassegnato le proprie dimissioni al termine dell'ultima riunione. Quel CdA straordinario era stato convocato proprio per esaminare le contestazioni della Procura di Torino, che ha aperto l'indagine Prisma relativamente ai bilanci del 2019, 2020 e 2021; ma anche per osservare le carenze e le criticità rilevate dalla Consob nel merito. Tutti i componenti del consiglio di amministrazione, in testa il presidente Andrea Agnelli, hanno deciso così di rimettere il loro mandato, inclusi gli altri due amministratori titolari di deleghe, ovvero il vicepresidente Pavel Nedved e l'amministratore delegato Maurizio Arrivabene per il quale il Cda ha chiesto però di mantenere la carica. Un terremoto dunque che parte dall'indagine Prisma, al centro delle quale ci sono le plusvalenze contabilizzate dalla Juventus dal 2019, considerate fittizie. Ma non c'è però solo la questione plusvalenze dietro la fine dell'era Andrea Agnelli. I reati ipotizzati dall'accusa sono infatti anche altri.
Chi è Maurizio Scanavino: il nuovo dg della Juventus dopo le dimissioni di Agnelli e del CdA
La Juventus ha fatto sapere che la direzione generale della società bianconera dopo le improvvise dimissioni del presidente Andrea Agnelli e dell'intero Consiglio d'Amministrazione sarà affidata a Maurizio Scanavino. Andiamo dunque a conoscere meglio chi è il nuovo direttore generale del club bianconero.
Scanavino ha 49 anni, ed è laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni al Politecnico di Torino. La sua attività professionale si è sviluppata in vari settori, consulenza, automotive e editoria. Nel 2004 l'approdo in Fiat con un ruolo importante nel rilancio della società guidata da Sergio Marchionne in qualità di direttore di Brand Promotion con responsabilità di marketing e comunicazione per i marchi Fiat, Alfa Romeo e Lancia. Tre anni dopo il passaggio nel settore editoriale del Gruppo nelle vesti di direttore dell’area digitale e marketing dell’editrice della Stampa.
Diventato poi il Direttore generale della concessionaria di pubblicità Publikompass, è passato nel 2013 al Secolo XIX lavorando come ad alla fusione con La Stampa. Stesso incarico anche nel neonato ITEDI, che sarà poi integrato con il Gruppo Espresso, per la costituzione del gruppo GEDI (di proprietà del gruppo EXOR, la holding di proprietà della famiglia Agnelli il cui presidente è John Elkann) tra i principali in Europa. Al momento è Amministratore delegato e Direttore Generale di GEDI Gruppo Editoriale. Adesso dunque sarà lui a gestire le funzioni principali del club Juventus con Maurizio Arrivabene.
L'inchiesta della procura sulle plusvalenze: 16 avvisi di garanzia
Lo scorso 24 ottobre la Procura di Torino, avendo concluso le indagini preliminari sul caso plusvalenze, lo ha comunicato al club bianconero. Tutti i componenti del Consiglio d'amministratore bianconero hanno ricevuto l'avviso di garanzia in quanto indagati. Sedici in totale i dirigenti finiti nel libro degli indagati, tra questi c'è anche il presidente Andrea Agnelli.
Il comunicato ufficiale della Juventus dopo le dimissioni di Andrea Agnelli e dell'intero CDA
"Il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S.p.A. (la “Società” o “Juventus”), riunitosi oggi sotto la Presidenza di Andrea Agnelli, acquisiti nuovi pareri legali e contabili degli esperti indipendenti incaricati ai fini della valutazione delle criticità evidenziate da Consob ai sensi dell’art. 154-ter TUF sui bilanci della Società al 30 giugno 2021, ha nuovamente esaminato le contestazioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, le carenze e criticità rilevate dalla Consob e i rilievi sollevati da Deloitte & Touche S.p.A., società di revisione di Juventus. Con riferimento alle criticità relative alle c.d. “manovre stipendi” realizzate negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021, il Consiglio di Amministrazione ha rilevato che si tratta di profili complessi relativi ad elementi di valutazione suscettibili di differenti interpretazioni circa il trattamento contabile applicabile e ha attentamente considerato i possibili trattamenti alternativi.
All’esito di tali complessive analisi e valutazioni, sebbene il trattamento contabile adottato rientri tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili, la Società, per un approccio maggiormente prudenziale, ha:- anzitutto ritenuto di rivedere al rialzo la stima di probabilità di avveramento delle condizioni di permanenza in rosa per quei calciatori che nel biennio 2019/20-2020/21 hanno rinunciato a parte dei compensi e con cui sono state successivamente concluse integrazioni salariali o “loyalty bonus” (rispettivamente, a luglio/agosto 2020 per la prima c.d. “manovra stipendi” e a settembre 2021 per la seconda c.d. “manovra stipendi”);- sulla base delle sopramenzionate possibilità di adozione di legittime metodologie di contabilizzazione alternative, valutato di far decorrere l’accrual pro-rata temporis degli oneri per le integrazioni salariali di luglio/agosto 2020 (per la prima c.d. “manovra stipendi”) e i c.d. “loyalty bonus” di settembre 2021 (per la seconda c.d. “manovra stipendi”) a partire dalla data più remota tra quelle di partenza di una c.d. “constructive obligation” ipotizzate dagli esperti indipendenti (e così, rispettivamente, da giugno 2020 e maggio 2021).
Tali revisioni di stime e di assunzioni comportano pertanto rettifiche delle stime di oneri di competenza a fine giugno 2020, fine giugno 2021 e fine giugno 2022 per effetto delle integrazioni salariali siglate a luglio/agosto 2020 e dei “loyalty bonus” siglati a settembre 2021, prevedendone l’accrual pro-rata temporis, secondo il c.d. “straight line approach” (che è uno tra gli approcci ammessi dai principi contabili), a far data, rispettivamente da giugno 2020 e da maggio 2021; gli effetti di tali rettifiche sono sostanzialmente nulli sui flussi di cassa e sull’indebitamento finanziario netto, sia degli esercizi pregressi che di quello appena concluso e futuri, e non sono material sul patrimonio netto al 30 giugno 2022. Gli effetti contabili di quanto sopra illustrato, saranno riflessi in un nuovo progetto di bilancio di esercizio e in un nuovo bilancio consolidato al 30 giugno 2022 che saranno esaminati e approvati in una prossima riunione consiliare, resi noti al mercato ai sensi di legge e sottoposti all’Assemblea degli Azionisti già convocata per il 27 dicembre 2022.
Il Consiglio di Amministrazione ha, quindi, approvato, all’unanimità, il comunicato stampa contenente le considerazioni sui bilanci al 30 giugno 2022 richieste da Consob ai sensi dell’art. 114, comma 5, del TUF, disponibile presso il sistema di diffusione delle informazioni regolamentate “1Info” (www.1info.it) e sul sito internet della Società (www.juventus.com), all’interno della sezione “Investitori”. Gli amministratori hanno, inoltre, richiesto alle funzioni interne della Società, con particolare riguardo all’attività dell’Area Sport, di concludere le analisi e procedere all’attuazione nei tempi più brevi possibili del già avviato processo di ulteriore implementazione e miglioramento delle procedure e dei presidi interni in modo tale da contribuire al processo di rafforzamento delle prassi contabili volte alla misurazione e contabilizzazione degli asset e delle operazioni della Società.
Tutto quanto sopra considerato, al fine di rafforzare il management della Società, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di conferire l’incarico di Direttore Generale al dott. Maurizio Scanavino. Si allega al presente comunicato stampa il curriculum vitae del dott. Scanavino. Inoltre, i membri del Consiglio di Amministrazione, considerata la centralità e rilevanza delle questioni legali e tecnico-contabili pendenti, hanno ritenuto conforme al miglior interesse sociale raccomandare che Juventus si doti di un nuovo Consiglio di Amministrazione che affronti questi temi. A tal fine, su proposta del Presidente Andrea Agnelli e onde consentire che la decisione sul rinnovo del Consiglio sia rimessa nel più breve tempo possibile all’Assemblea degli Azionisti, tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione presenti alla riunione hanno dichiarato di rinunciare all’incarico. Per le stesse ragioni, ciascuno dei tre amministratori titolari di deleghe (il Presidente Andrea Agnelli, il Vicepresidente Pavel Nedved e l’Amministratore Delegato Maurizio Arrivabene) ha ritenuto opportuno rimettere al Consiglio le deleghe agli stessi conferite. Il Consiglio ha, tuttavia, richiesto a Maurizio Arrivabene di mantenere la carica di Amministratore Delegato.
In ragione di quanto precede, è venuta meno la maggioranza degli Amministratori in carica e, pertanto, ai sensi di legge e di statuto, il Consiglio di Amministrazione deve intendersi cessato. Il Consiglio proseguirà la propria attività in regime di prorogatio sino all’Assemblea dei soci che è stata convocata per il 18 gennaio 2023 per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione (eccezion fatta per l’amministratore Daniela Marilungo che ha rassegnato le proprie dimissioni con dichiarazione separata; cfr. infra per ulteriori informazioni)1. Juventus continuerà a collaborare e cooperare con le autorità di vigilanza e di settore, impregiudicata la tutela dei propri diritti in relazione alle contestazioni mosse contro i bilanci e i comunicati della Società dalla Consob e dalla Procura.
Si segnala, ai sensi dell’Articolo IA.2.6.7 delle Istruzioni al Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., che: – con riferimento alle dimissioni della dott.ssa Daniela Marilungo, la stessa ricopriva la carica di consigliere non esecutivo e indipendente della Società, nonché di membro del “Comitato Controllo e Rischi” e del “Comitato ESG” di Juventus. La dott.ssa Marilungo ha motivato le sue dimissioni sostenendo l’impossibilità di esercitare il proprio mandato con la dovuta serenità e indipendenza anche, ma non solo, per il fatto di ritenere di non essere stata messa nella posizione di poter pienamente “agire informata” a fronte di temi di sicura complessità. Il Consiglio di Amministrazione ha preso nota dei commenti della dott.ssa Marilungo, non condividendoli. Ciononostante il Consiglio di Amministrazione ringrazia la dott.ssa Marilungo per i suoi sette anni in Juventus; – sulla base delle comunicazioni effettuate alla Società e al pubblico, né la dott.ssa Marilungo né gli altri consiglieri risultano detenere, alla data odierna, azioni Juventus, ad eccezione di Andrea Agnelli, che detiene alla data odierna n. 96711 azioni Juventus; Il Consigliere Giorgio Tacchia è stato nominato quale componente del “Comitato Controllo e Rischi” in sostituzione di Daniela Marilungo. Sulla base delle comunicazioni effettuate alla Società, il dott. Scanavino non risulta detenere, alla data odierna, azioni Juventus".
Terremoto Juventus, Agnelli e il Cda si dimettono: news dell'ultima ora
Improvviso terremoto nella Juventus: l'intero Consiglio di amministrazione si è dimesso nel corso di un'assemblea straordinaria andata in scena nella serata di lunedì 28 novembre 2022 alla Continassa. Lascia la carica anche il Presidente Andrea Agnelli insieme all'amministratore delegato Maurizio Arrivabene e al vicepresidente Pavel Nedved e agli altri membri del CDA bianconero Laurence Debroux, Massimo Della Ragione, Katryn Fink, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Giorgio Tacchia e Suzanne Keywood.
Dopo 12 anni si chiude dunque l'era di Andrea Agnelli al comando del club piemontese (era in carica dal 2010) come si evince dal comunicato diramato dalla società bianconera. Si attendono invece notizie ufficiali in merito alle motivazioni dietro questa clamorosa decisione presa dall'intera dirigenza della società piemontese che di recente è finita nel mirino della giustizia per il caso plusvalenze fittizie con le accuse di false comunicazioni sociali, ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza, manipolazione del mercato e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.
Come si legge nella nota Maurizio Scanavino è stato nominato direttore generale della Juventus con Maurizio Arrivabene delegato a gestire le funzioni della società fino alla nomina del nuovo Cda del club previsto per il 18 gennaio.