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Tensione Napoli-Eintracht, tedeschi furiosi in vista del ritorno di Champions: “Faremo causa”

L’Eintracht giocherà a Napoli il ritorno degli ottavi di Champions senza tifosi per il veto delle autorità italiane alla vendita di biglietti ai sostenitori di Francoforte. Il club tedesco attacca: “Hanno avuto quattro mesi di tempo e non vogliono o non sono in grado di garantire la sicurezza della partita in città e nello stadio. È inaccettabile”.
A cura di Maurizio De Santis
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L'Eintracht Francoforte ha annunciato battaglia legale per il divieto di trasferta imposto dal Viminale ai tifosi tedeschi.
L'Eintracht Francoforte ha annunciato battaglia legale per il divieto di trasferta imposto dal Viminale ai tifosi tedeschi.

L'ennesimo attacco frontale è arrivato nel tardo pomeriggio. Con un comunicato durissimo l'Eintracht Francoforte accusa lo Stato italiano di aver fatto nulla per garantire i diritti dei tifosi tedeschi, denuncia il "processo unico e distorsivo della concorrenza", annuncia battaglia legale per la decisione delle autorità italiane di vietare al Napoli la vendita dei biglietti per il ritorno degli ottavi di Champions al "Maradona": avevano diritto a un pacchetto di 2700 ticket (di cui 2400 per il settore ospiti), non sarà possibile acquistarli per il veto imposto dal Viminale al club azzurro.

"Così si altera la competizione", è stata la prima reazione della dirigenza. Ma l'atto del ministro Piantedosi (insultato all'Allianz di Monaco di Baviera con uno striscione) trova fondamento in quanto accaduto all'andata (la caccia in città ai fan in trasferta) e dei precedenti che fanno cattiva pubblicità ai sostenitori che arrivano dalla Germania. C'è stato un timore ulteriore che il ministero degli Interni ha preso in esame: la possibilità concreta che pezzi di tifoserie ostili a quella campana si saldino in alleanze pericolose per la sicurezza e l'ordine pubblico.

Gli incidenti scoppiati all'andata per le aggressioni dei teppisti di Francoforte alla base del provvedimento.
Gli incidenti scoppiati all'andata per le aggressioni dei teppisti di Francoforte alla base del provvedimento.

Alle accuse durissime, c'è stato anche chi ha chiesto addirittura di valutare se ci sono gli estremi per escludere i partenopei dalla Champions per violazione dei regolamenti Uefa, hanno fatto seguito prese di posizioni altrettanto severe ed eclatanti: l'Eintracht ha fatto sapere che non parteciperà a tutti gli eventi inseriti nel protocollo (il tradizionale pranzo) che entrano nel correndo dell'incontro di Coppa e la delegazione della società sarà ridotto al minimo. Sono stati cancellati i voli charter in partenza da Francoforte verso l'Italia anche se non viene abbassata la guardia rispetto a frange di irriducibili che tenteranno di recarsi a Napoli a tutti costi nonostante i divieti.

Philipp Reschke, membro del consiglio di amministrazione dell'Eintracht, ha rincarato la dose attaccando le autorità italiane e (di nuovo) il Napoli: "Che la partita fosse stata classificata come ad alto rischio – si legge nella nota ufficiale della società tedesca – non è una scoperta dall'oggi al domani, ma era chiaro dal giorno del sorteggio. All'andata c'è stato un andamento in linea con le aspettative e nel complesso ben al di sotto dei timori".

Il capitano del Napoli, Di Lorenzo, esulta dopo la rete del raddoppio segnata all'andata.
Il capitano del Napoli, Di Lorenzo, esulta dopo la rete del raddoppio segnata all'andata.

Inammissibile ed eccessivamente penalizzante. Così il club di Francoforte definisce il provvedimento dinanzi al quale nemmeno la stessa Uefa può nulla. "Le autorità di sicurezza napoletane hanno avuto quattro mesi di tempo e non vogliono o non sono in grado di garantire la sicurezza della partita in città e nello stadio. Entrambe le cose sono ugualmente inaccettabili e difficili da credere", ha aggiunto il membro del consiglio di amministrazione del club.

La cosa, però, non finisce così. Almeno questa è l'intenzione della società di Francoforte che tenta un ricorso in extremis per impugnare quell'ordinanza ingiuntiva. Le speranze di vedere riconosciute le proprie ragioni sono poche ma l'Eintracht non ha alcuna intenzione di subire il provvedimento ed è pronto a fare causa: "Con i nostri esperti e avvocati italiani non nutriamo realisticamente alcuna speranza di poter ribaltare l’ordinanza con procedura d’urgenza, come dimostrano anche i casi simili in Serie A. Ci stiamo preparando a una procedura amministrativa lunga e difficile, ma ha già funzionato una volta", ha concluso Philipp Reschke.

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