Ten Hag spietato, sostituisce un giovane dello United dopo mezzora: poi gli dà la lezione di vita
Stanotte il Manchester United ha perso in amichevole col Borussia Dortmund per 3-2: è stato il quarto match della tournée americana dei Red Devils, che dopo aver vinto la prima partita con l'Arsenal, sono stati battuti da Wrexham, Real Madrid e appunto Dortmund. Quest'anno la squadra allenata da Erik ten Hag parte con l'ambizione di fare meglio del terzo posto della scorsa stagione, accorciando il divario dai cugini del City e dall'Arsenal. Gli arrivi di Onana e Mason Mount sono due colpi importanti in tal senso, innestandosi su una rosa già ricca di talento.
Nel match contro il Borussia Dortmund, il tecnico olandese ha mischiato un po' le carte ad inizio partita, dando una maglia da titolare tra gli altri al giovane Omari Forson, centrocampista che è approdato all'età di 14 anni nelle giovanili dei Red Devils e oggi – che di anni ne ha 19 – è stato aggregato alla prima squadra in precampionato, dopo aver giocato nell'Under 21 lo scorso anno.
Omari cerca il suo posto nel mondo e probabilmente non dimenticherà quello che è successo stanotte: una mortificazione in mondovisione dalla quale dovrà spremere una lezione di vita. O almeno questo è quello che ha cercato di fargli capire ten Hag, parlandogli come un padre severo dopo averlo brutalmente sostituito poco dopo la mezzora del primo tempo.
La scintilla da cui è partito tutto è stato un contrasto di Forson con l'attaccante del Dortmund Karim Adeyemi, poi il giovane inglese è sembrato scalciare un altro giocatore della squadra tedesca, Julian Ryerson. A quel punto sia Ryerson che Adeyemi hanno reagito e Forson si è scontrato con quest'ultimo. L'arbitro ha ammonito entrambi e in quel momento ten Hag ha deciso che aveva visto abbastanza del ragazzo e in preda alla rabbia ha immediatamente detto ad Antony di entrare in campo al posto di Forson.
Il 53enne tecnico ex Ajax ha poi voluto spiegare a Omari il senso di quella decisione: le telecamere lo hanno inquadrato mentre impartiva un discorso severo al giovane che appariva devastato, consapevole di essersi giocato male una delle chance più grandi avute finora nella sua vita. E dunque, dopo che Eriksen e McTominay avevano provato a consolarlo mentre usciva dal campo, ten Hag ha catechizzato Forson a bordo campo, dandogli infine due pacche bonarie prima che prendesse la via degli spogliatoi.
Dopo la partita, interrogato sulla vicenda, il tecnico ha spiegato: "Se ci fosse stato il VAR, sarebbe stato espulso. Questa è una curva di apprendimento per lui. Non puoi essere il giudice, devi giocare a calcio, devi superare il tuo avversario, devi fare gol e questo è il modo migliore per reagire".