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“Te la senti di tirare?”. Le reazioni di Sancho, Rashford e Saka prima dei rigori con l’Italia

Sancho, Rashford e Saka sono i giocatori dell’Inghilterra finiti nel mirino di insulti razzisti per gli errori commessi su rigore contro l’Italia in finale degli Europei. Un video mostra qual è stata la loro reazione quando il ct, Southgate, s’è rivolto a loro per chiedere se volessero battere dal dischetto.
A cura di Maurizio De Santis
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Marcus Rashford, Jadon Sancho e Bukayo Saka sono i tre giocatori dell'Inghilterra che hanno sbagliato i calci di rigori contro l'Italia nella finale degli Europei. Errori fatali, che hanno consegnato la coppa agli Azzurri e gettato nella depressione un Paese intero, che già pregustava la vittoria scandendo da giorni lo slogan "it's coming home". L'espressione emblematica è stata quella del principe William che accanto a sé aveva la consorte, Kate, e il piccolo George: delusi, hanno lasciato lo stadio di Wembley in anticipo senza né attendere la premiazione né salutare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Le parate di Donnarumma (eletto miglior calciatore del torneo) sono state il muro contro cui s'è infranto il sogno dei Tre Leoni di conquistare un trofeo dopo ben 55 anni dall'ultima volta. Era il 1966, ai Mondiali: ma quella partita contro la Germania – macchiata da un gol fantasma – apparteneva a un altro calcio lontano, troppo lontano nel tempo. All'euforia scatenatasi prima del match (con tanto di incidenti all'esterno dell'impianto e di atteggiamenti beceri all'interno, contro cui la Uefa ha avviato una doppia indagine) hanno fatto da contraltare prima il silenzio tombale per la sconfitta poi la rabbia rivolta verso i "colpevoli" della disfatta.

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Le polemiche sono state durissime. Nel mirino è finito anzitutto il ct Gareth Southgate, per l'atteggiamento tattico della squadra dopo essere passata in vantaggio. La maggior parte della rabbia, tracimata nell'odio social con aggressioni razziste verbali, è stata scaricata sui calciatori che hanno mancato il bersaglio dagli undici metri. José Mourinho, ex Tottenham e Chelsea, ha puntato il dito contro i senatori (Shaw in particolare) che hanno fatto un passo indietro lasciando tutto il peso della responsabilità su ragazzi di un ventina d'anni. Ma come sono andate realmente le cose?

Un filmato mostra cosa è accaduto nel momento in cui l'allenatore, che ha in mano il foglio sul quale sono annotati i rigoristi, s'è rivolto a Rashford e a Sancho (inseriti al 119° proprio per battere dal dischetto) prima di consultare Saka (entrato al 70° dopo il pareggio di Bonucci e atterrato da Chiellini con un fallo che ha fatto molto discutere). Southgate si avvicina e dice loro: "Te la senti di tirare?". La reazione è stata decisa, la risposta unanime: "Sì, nessun problema". Non hanno avuto alcuna paura, mostrando coraggio e orgoglio in quel momento decisivo, consapevoli del rischio che avrebbero corso.

Tutti e tre sono stati oggetto di abusi razzisti (quattro le persone arrestate finora) che hanno spinto il governo inglese ad accelerare sulla legge che punisce severamente anche chi si rende autore di offese così gravi sui social media. "Possono criticare la mia prestazione e come ho battuto il rigore. Ma non mi scuserò mai per chi sono e da dove vengo": le parole di Rashford sono il miglior bavaglio alla stupidità, all'intolleranza e agli ignoranza.

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