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Tardelli svela cosa fece Pelé quando vide Maradona in limousine: “O sale sul pullman o io non vengo”

Quel giorno che Pelé vide Maradona in limousine e pretese che salisse sul pullman assieme a tutti gli altri: “Platini scese dal bus e dovette negoziare…”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Se oggi si parla di Messi e Ronaldo, con i tifosi divisi tra chi sia il migliore tra l'uno o l'altro, per decenni in passato Pelé e Maradona hanno dato vita al dibattito su chi fosse il più forte della storia del calcio. Solo il tempo – e il susseguirsi delle nuove generazioni, che ha fatto affievolire il ricordo dei vecchi campioni – ha un po' smorzato una competizione che era fortissima. Lo era in primis tra i due campioni, separati non solo da 20 anni di età ma anche dall'altrettanto forte rivalità tra brasiliani ed argentini. Quanta elettricità pronta a fare scintille ci fosse tra loro, lo dimostra un aneddoto raccontato da Marco Tardelli: Pelé si impuntò quando vide Maradona in limousine – mentre lui era in pullman assieme a tutti gli altri – per andare a partecipare ad una partita di esibizione.

Pelé vide Maradona in limousine e pretese che salisse sul pullman assieme a tutti gli altri

"Pelé e Maradona non si sopportavano. Alla festa d'addio di Platini, avevamo fatto un pullman di vecchie glorie – ricorda oggi Tardelli – A un semaforo, ci affianca una limousine: sopra c'è Maradona, che ci saluta. Allora Pelé fa fermare e dice: o sale sul pullman anche lui, o io non vengo. Platini scende e negozia".

Pelé e Maradona con Platini a Nancy nel 1998
Pelé e Maradona con Platini a Nancy nel 1998

Una trattativa surreale, che dà il senso dell'ego smisurato e della fiera rivalità dei due campioni. "Alla fine – conclude l'ex campione del mondo di Spagna '82 al Corriere della Sera – Maradona viene con noi e s'avvicina a Pelé: ma dai, perché fai così… Diego era un genio, circondato da gente strana. Prima che arrivasse in Italia, un dirigente Fiat l'aveva segnalato all'Avvocato. Certo, se Boniperti avesse dato retta all'Avvocato e l’avesse preso, chissà…".

E invece Maradona sarebbe finito nel 1984 al Napoli, con cui avrebbe scritto – assieme all'Argentina – la sua leggenda che sopravvive tuttora. Quanto ai suoi rapporti con Pelé, anche quando in futuro sono diventati ‘ufficialmente' buoni, non sono mai mancate le frecciate tra i due. Ma "la morte è una livella", come disse il grande Totò, ed allora fu proprio la tragica fine di Maradona nel novembre del 2020 ad appianare qualsiasi asprezza e far scrivere a Pelé parole bellissime in memoria del Pibe de Oro.

Pelé e Maradona, due leggende immortali del calcio mondiale
Pelé e Maradona, due leggende immortali del calcio mondiale

Il commovente addio di Pelé a Maradona: "Ti voglio bene, ti riabbraccerò in paradiso"

"Eri un genio che incantava il mondo. Un mago con la palla ai piedi. Una vera leggenda. Ma soprattutto per me sarai sempre un grande amico con un cuore ancora più grande – scrisse su Facebook il campione brasiliano, usando parole davvero commoventi – Oggi so che il mondo sarebbe molto migliore se potessimo paragonarci di meno e cominciassimo ad ammirarci di più. Allora, voglio dire che sei incomparabile. La tua traiettoria è stata contrassegnata dall'onestà. E nel tuo modo unico e particolare, ci hai insegnato che dobbiamo amare e dire ‘ti amo' molto più spesso. La tua rapida partenza non mi ha permesso di dirtelo, quindi scriverò: ti voglio bene Diego. Grande amico, grazie mille per tutto il nostro viaggio. Un giorno, in paradiso, giocheremo insieme nella stessa squadra. E sarà la prima volta che alzo il pugno in aria in trionfo in campo senza celebrare un gol. Sarà perché finalmente posso abbracciarti di nuovo".

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