Taranto-Foggia, l’incendio dello stadio Iacovone è una figuraccia mondiale: “Scandalo italiano”
L'incendio dello stadio comunale Erasmo Iacovone domenica scorsa a Taranto, al termine della partita di Serie C vinta per 2-0 dai padroni di casa sul Foggia, ha avuto molto più risalto all'estero che in Italia, dove è venuta meno la capacità di indignarsi per avvenimenti che nulla hanno a che fare con lo sport. L'inferno di fiamme e fumo nero si è scatenato dopo il fischio finale del derby pugliese, quando il fuoco è stato appiccato in Curva Sud, settore ospiti riservato ai tifosi del Foggia.
In base alle testimonianze, la miccia dell'incendio – poi propagatosi a gran parte dello stadio – sarebbe stata un fumogeno lanciato proprio da settore ospiti e finito su materiali di plastica e catrame che si trovavano sotto le tribune.
Fortunatamente non c'è stato nessun ferito, ma le immagini sono impressionanti e hanno fatto il giro del mondo, facendo parlare di "scandalo italiano". Inevitabili i grossi danni all'impianto tarantino, che ieri è stato dichiarato inagibile con una ordinanza del Sindaco che parla di "temporanea chiusura dell'intera struttura sportiva dello Stadio comunale E. Iacovone con decorrenza immediata e fino al ripristino delle condizioni di sicurezza che ne hanno determinato la interdizione all'uso".
Già al loro ingresso allo stadio, avvenuto soltanto a metà del secondo tempo per colpa di un incidente sulla Statale 106, i circa 250 tifosi del Foggia avevano lanciato fumogeni e petardi sul terreno di gioco. Poi dopo il fischio finale – che aveva certificato il successo degli uomini di Eziolino Capuano – c'è stata la scintilla che ha rovinato quella che avrebbe dovuto essere una serata di sport e si è trasformata in un incubo.
Il clima di battaglia che abbiamo tristemente imparato a conoscere nel nostro calcio è deflagrato ulteriormente quando allo Iacovone sono arrivati i mezzi dei vigili del fuoco per spegnere l'incendio: sono stati infatti accolti da un fitto lancio di sassi dai tifosi foggiani. L'emergenza generata dalle fiamme è durata tutta la notte, mentre i sostenitori ospiti – alcuni dei quali sono stati identificati – sono stati scortati fuori città dalle forze dell'ordine.
In Argentina, nel riportare la notizia, danno conto anche del coro beffardo dei foggiani nel vedere bruciare lo stadio tarantino: "Scandalo in Italia: i tifosi di una squadra hanno dato fuoco allo stadio della loro storica rivale. Al grido di ‘lo Stadio Iacovone non esiste più', hanno salutato con sassi i vigili del fuoco".
Olé parla di "locura in Italia", ovvero follia: impossibile non essere d'accordo.
È la stessa parola, ma in portoghese, usata da TNT Sports Brasile per descrivere quando accaduto domenica sera a Taranto.
E ancora, si parla di "scene spaventose", nella descrizione fatta da un seguitissimo account statunitense.
Insomma una figuraccia mondiale, mentre qui da noi si guarda al lato ‘positivo' della vicenda (si fa per dire): basta che non ci scappi il morto e si riparte in attesa della prossima ‘battaglia'.