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Szczesny sul vizio del fumo: “Ho perso la battaglia da giovane, ma non fate quello che ho fatto io”

Più volte è stato pizzicato cin una sigaretta in mano, ma Szczesny non si è mai nascosto: “Sì fumo, non sono un politico, se mi fai una domanda ti rispondo nel modo più onesto possibile”
A cura di Ada Cotugno
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Wojciech Szczesny è diventato l'idolo dei tifosi del Barcellona in poco tempo e durante le partite non è inusuale ascoltare il coro "Szczesny fumador", una canzone creata dalla tifoseria che ricalca il vizio dell'ex portiere della Juventus. Il polacco non lo ha mai nascosto, anche se non ama parlarne apertamente: più di una volta è stato beccato con una sigaretta in mano, ma la sua debolezza non è mai stata un problema.

In un'intervista rilasciata a ESPN il giocatore ha parlato del suo vizio, cercando di mandare un messaggio ai più giovani. Non vuole essere preso d'esempio, ma in tanti hanno apprezzato l'onestà mostrata quando l'argomento spunta fuori durante le discussioni con i media.

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Szczesny è onesto sul vizio del fumo

Non cerca di nascondere l'evidenza e per questo a tanti è piaciuta la sincerità che ha sempre dimostrato, accompagnato dall'ironia che da sempre lo contraddistingue. Alla festa per il suo 35º compleanno la moglie di Lewandowski ha scattato un selfie con lui mentre indossava un cappello con la scritta "fumador" che chiaramente scherzava sul suo vizio. Szczesny però è  serio a riguardo: "Ci sono alcuni aspetti del gioco in cui credo di poter essere un esempio perfetto per i giovani o, in realtà, per i miei compagni di squadra. Ma, a proposito del fumo, per favore non seguitemi e non fatelo. Ho perso la battaglia. Quando ero molto giovane ho creato un'abitudine che è molto negativa per me, e so che lo è. Ci perdo e basta. Quindi, per chiunque stia guardando: non fate quello che ho fatto io".

È un appello accorato per i più giovani che tendono a prenderlo d'esempio da quando gioca stabilmente nelle migliori squadre al mondo. Tanti sono rimasti spiazzati dalla sua onestà, ma il portiere del Barcellona dà una spiegazione facile: "Perché non sono un politico. Se mi fai una domanda, ti rispondo nel modo più onesto possibile: sì, fumo. Sai, ci sono cose di cui preferirei non parlare. L'argomento che abbiamo menzionato, preferirei non parlarne".

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