Szczesny spietato: “Chi non regge le pressioni non può giocare nella Juve, sennò c’è il calcetto”
Una Juventus davvero brutta quella che poteva comunque uscire indenne dal match dell'Olimpico contro la Lazio – visto che il gol del successo biancoceleste messo a segno da Marusic è arrivato pochi istanti prima del fischio finale – ma anche in quel caso non sarebbe cambiato il giudizio su una squadra in caduta libera di gioco e risultati. Con soli 7 punti portati a casa nelle ultime 9 partite e il solito hashtag #AllegriOut a dominare su Twitter, lo scenario di fine stagione della squadra bianconera è desolante, con la sola Coppa Italia come unico motivo di reale interesse da qua a fine anno, dando per scontato – salvo disastri – che il quarto posto che vale la Champions non dovrebbe sfuggire. Troppo poco per chi veste la maglia della Juve e lo spiega chiaramente il solitamente schietto Wojciech Szczęsny.
"Noi siamo alla Juventus, se uno non crede allo Scudetto non può giocare nella Juventus, è una realtà del mondo Juve – risponde il portiere polacco quando ai microfoni di DAZN gli chiedono se forse la squadra bianconera aveva creduto troppo presto di poter battagliare con l'Inter per il titolo, prima che l'attuale striscia negativa la facesse precipitare a ben 17 punti di distanza dalla capolista che deve ancora giocare con l'Empoli – Ognuno deve imparare a gestire questa pressione. Secondo me la pressione è la cosa più bella che abbiamo nel calcio, se devo giocare senza pressione vado a fare il calcetto coi miei amici, non gioco nella Juventus. Però ci sono tanti ragazzi che hanno ancora margini di crescita, soprattutto a livello mentale, e che impareranno da questa esperienza negativa degli ultimi mesi".
Massimiliano Allegri, intervenuto ai microfoni prima di lui, aveva cercato di spargere serenità spiegando che "i ragazzi non avevano da rimproverarsi niente" nel match dell'Olimpico, un'analisi non proprio condivisa da Szczesny: "Credo che è un momento che fa capire che ognuno di noi deve fare di più, deve dare di più per la Juventus. È un momento molto negativo, siamo consapevoli che negli ultimi due mesi non abbiamo fatto abbastanza per portare a casa dei risultati positivi, quindi è un momento duro che fa male a tutti noi ed ognuno di noi deve essere consapevole degli obiettivi che abbiamo ancora davanti e dobbiamo fare di tutto per raggiungerli".
Il 33enne polacco prova a scuotere gli animi in vista della semifinale di Coppa Italia che vedrà la Juve nuovamente contro la Lazio martedì prossimo nella gara d'andata a Torino: "La Coppa Italia è un grande obiettivo, resta l'unico trofeo che possiamo portare a casa quest'anno e dobbiamo fare di tutto per centrarlo. Poi raggiungere la Champions sappiamo tutti quanto è importante per i calciatori, per i tifosi e soprattutto per la società a livello economico, è un obiettivo molto importante, è nostra responsabilità raggiungerlo. Nella prima parte della stagione abbiamo fatto così bene che abbiamo cominciato tutti a sognare lo scudetto, poi quando ci è scappato a livello di energia del gruppo ci ha tolto qualcosa sicuramente. Però questa non può essere la scusa per il momento che stiamo passando, perché fare una vittoria in 9 partite, tra l'altro al 95′ in casa, non è una cosa da Juventus, quindi bisogna fare di più".