Szczesny pronto ad andare via per il bene della Juve: “Mi ha dato tanto e ha bisogno del mio aiuto”
Woijcech Szczesny lascerà la Juventus e Torino in anticipo di un anno rispetto alla scadenza naturale del suo contratto con i bianconeri fino al 30 giugno 2025. Il portiere polacco l'ha confermato in un'intervista a Foottrucktv e riportata da Tuttosport. L'estremo difensore non rientra più nei piani tecnici della società ma nonostante questo dimostra enorme rispetto per tutti questi anni trascorsi alla Juventus. Szczesny lo spiega con un messaggio molto chiaro e ricco di ammirazione nei confronti dei colori bianconeri e della Juve che l'ha accolto dal 2017.
“La lealtà è molto, molto importante per me – ha spiegato -. Quindi, se firmo un contratto per due anni significa che so esattamente che cosa voglio fare nei prossimi due anni. Se lo firmo per 4 anni, so che cosa voglio fare nei prossimi 4 anni… E così lo stesso per 10 anni". Ma nonostante questo il portiere polacco spiega la sua visione in casi come questi: "Voglio rispettare le condizioni del contratto – ha aggiunto -. Ma se la società che ti ha dato tanto ha bisogno di risolvere il contratto e ha bisogno del tuo aiuto, tu dovresti essere in grado di aiutarla".
Szczesny ha voluto mandare dunque un messaggio chiaro: non ostacolerà minimamente il suo addio a patto che chiaramente si trovi un'altra soluzione quanto prima. Il portiere polacco sembrava a un passo dall'Al Nassr di Cristiano Ronaldo ma la trattativa con gli arabi poi ha avuto una brusca frenata. Nel frattempo il Monza ne ha approfittato per cercare di capire la fattibilità dell'operazione ma non c'è ancora nulla di definito. Szczesny, che alla Juventus sarà sostituto da Di Gregorio il quale dovrà solo essere ufficializzato, ha parlato anche di Allegri.
L'aneddoto tra Szczesny e Allegri dopo un faccia a faccia tra i due
"Mi ha aiutato tantissimo, dopo quelle partite terribili è venuto a parlarmi – ha spiegato -. Ho pensato tra me, che potesse darmi la colpa di tutto e invece no. Mi ha detto: ‘Secondo me sei il miglior portiere al mondo, non ti metterò mai in panchina, a meno che tu non voglia te stesso'. Da quel momento la mia disponibilità e la mia forma fisica raggiunsero il massimo". Un motivo in più per essere grato all'universo Juve con cui ha vinto diversi Scudetti e si è consacrato nel mondo con uno dei portieri più importanti pronto ora a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera.