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Szczesny: “All’Arsenal fumavo e per una sigaretta negli spogliatoi persi il posto”

L’attuale portiere della Juventus Wojciech Szczesny ha raccontato un retroscena relativo ai tempi dell’Arsenal, quando tutti sapevano che fumava regolarmente. Il portiere in particolare ha rivelato di aver perso il posto titolare proprio dopo essere stato scoperto con una sigaretta negli spogliatoi.
A cura di Marco Beltrami
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L'isolamento per l'emergenza Coronavirus ha permesso a diversi giocatori di raccontarsi sfruttando social e interviste. Tra questi anche Wojciech Szczesny che ai microfoni del sito ufficiale dell'Arsenal ha rivelato un curioso retroscena legato alla sua esperienza con la maglia dei Gunners. L'attuale portiere della Juventus, ha parlato della sua dipendenza dal fumo, che nel 2015 fu alla base della sua partenza dal club inglese. Szczesny infatti fu sorpreso mentre fumava all'interno dello spogliatoio, e fu punito dall'allora manager Arsene Wenger

Quando tutti sapevano che Wojciech Szczesny fumava all'Arsenal

In occasione di un'intervista al podcast di In Lockdown Szczesny ha parlato di quanto accaduto all'Arsenal nel 2015. Tutti, compreso il manager Wenger sapevano che il portiere fumava all'epoca, anche se era rigorosamente vietato farlo negli spogliatoi: "All'epoca fumavo regolarmente e l'allenatore lo sapeva benissimo. Non voleva che nessuno fumasse negli spogliatoi e lo sapevo anche io. In occasione della sconfitta contro il Southampton, a causa dell'emozione della partita ho acceso una sigaretta, quando però la squadra era ancora dentro. Sono andato nell'angolo delle docce, che era dall'altra parte dello spogliatoio e ne ho accesa una dove nessuno poteva vedermi". 

Szczesny sorpreso a fumare nello spogliatoio all'Arsenal. Ospina gli rubò il posto

Purtroppo per lui però qualcosa andò storto. Szczesny infatti venne scoperto: "Qualcuno mi ha visto, non era nemmeno l'allenatore stesso, e lo ha riferito all'allenatore". Inevitabilmente Wenger fu costretto a prendere provvedimenti: "Ho visto il mister un paio di giorni dopo, mi ha chiese se era vero che stessi fumando e gli risposi di sì. Mi multò e quella fu la fine. Poi mi disse: "Senti, sarai fuori dalla squadra per un po". Ma non ci furono grandi scontri, ero molto professionale. Mi aspettavo di tornare in squadra qualche settimana dopo, ma avemmo un buon rendimento e David Ospina che era arrivato in porta, giocò davvero bene per quelle poche partite".

L'addio all'Arsenal

In quel momento le cose si compromisero per Szczesny che inevitabilmente fu costretto a cambiare aria, anche per giocarsi le sue chance: "Ciò significava che stavo aspettando e cercando di riconquistare il mio posto nella squadra, o cercando di convincerlo che ero ancora il miglior portiere del club, andando in prestito. Sembra strano, ma alle volte il modo migliore per dimostrare qualcosa è anche questo"

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