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Szczesny a Barcellona per caso, ora è un eroe: in Champions ripete la gara da record che fece con la Juve

Wojciech Szczesny ha permesso al Barcellona di ottenere una vittoria pesantissima: i catalani, rimasti subito in 10 hanno retto l’urto del Benfica grazie a ben 8 parate decisive del polacco. Che ha regalato un nuovo record in Champions: prima di mercoledì sera, la Juventus del 2018 deteneva il primato di unica squadra vincente in trasferta in inferiorità per oltre 60 minuti. In porta c’era sempre Szczesny.
A cura di Alessio Pediglieri
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Wojciech Szczesny non ha ricevuto il premio di MVP di Benfica-Barcellona di Champions League, finito tra le mani del compagno di squadra Pedri. Ingiustamente, perché l'eroe azulgrana al Da Luz è stato l'estremo polacco, autore di parate decisive per la vittoria catalana con la squadra di Flick ridotta in 10. Arrivato a Barcellona quasi per caso dopo il lungo infortunio di ter Stegen a ottobre, Szczesny è stato lungamente criticato e ora si e preso il palcoscenico nel modo migliore: "Ha fermato tutto". Eguagliando il proprio record, sempre in Champions, del lontano 2018 quando vestiva ancora i colori della Juventus.

Szczesny straordinario in Benfica-Barcellona: 8 parate decisive

La vittoria esterna del Barcellona contro il Benfica nell'andata degli ottavi di Champions ha un nome: Wojciech Szczesny. Vero, il gol partita è stato siglato da Raphinha ma il portiere polacco è stato l'autentico protagonista di un successo dal peso specifico pesantissimo, autore di parate determinanti nel corso di tutta la partita. I portoghesi hanno preso d'assalto la porta azulgrana: 26 tiri totali, costruendo chiare occasioni da gol soprattutto dall'espulsione di Cubarsi che ha costretto il Barça a giocare in inferiorità. Szczesny al 90′ conterà ben otto parate decisive, un numero che di fatto è anche un record nella storia del club e che gli ha permesso di eguagliarne un altro, quando vestiva i colori della Juventus.

La partita perfetta di Szczesny: eguaglia il suo record con la Juventus nel 2018

Resistendo all'assalto del Benfica, mercoledì sera il Barcellona è diventata la squadra che, in Champions League, è riuscita a vincere in trasferta pur in inferiorità numerica, reggendo per ben 69 minuti. Superando il record precedente che era di 62 minuti, detenuto dalla Juventus contro il Valencia nel 2018.  Ridotta in 10 la Vecchia Signora tornò dalla Spagna con i tre punti: in porta, ancora una volta, c'era Wojciech Szczesny. "Ha parato tutto quello che c'era da parare" ha spiegato nel post gara lo stesso Pedri, con il trofeo di MVP in mano: "Ne abbiamo parlato nello spogliatoio, lo doveva vincere lui".

Szczesny dal ritiro al Barcellona: con numeri e prestazioni da record

"Lui'" è Wojciech Szczesny, classe 1990, che la scorsa estate aveva annunciato il ritiro dal calcio giocato. Una scelta arrivata dopo l'addio alla Torino bianconera, maturata con la conclusione della sua avventura in Serie A. Poi, l'incredibile: ter Stegen si infortuna, il Barcellona resta senza portiere e inizia il toto-nome fino alla forte candidatura del polacco che annuncia "sono a disposizione". Rimandando il ritiro e venendo ingaggiato immediatamente. Non senza polemiche, perché i primi tempi a Barcellona sono duri a tal punto che in molti mettono in dubbio le sue condizioni. Poi numeri da urlo: 11 partite, 0 perdite e 6 gare a porta inviolata. Fino alla partita perfetta di mercoledì sera, dove ha mostrato al mondo di essere ritornato: "Ho ritrovato l'emozione di giocare, mi ha aiutato l'esperienza" ha commentato nel post gara, "e metà dell'MVP a Pedri è mio". Se non tutto.

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