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Svelato il motivo dell’esultanza di Merino: spunta un filmato incredibile di 33 anni fa

Mikel Merino ha festeggiato il gol decisivo per la vittoria della Spagna sulla Germania agli Europei con un’esultanza particolare: l’orologio della storia è tornato indietro di 33 anni, era lo stesso stadio.
A cura di Paolo Fiorenza
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Germania-Spagna, attesissimo match degli ottavi di finale degli Europei vinto dalle Furie Rosse all'ultimo respiro dei tempi supplementari, è stata un'altalena di emozioni che alla fine ha lasciato con l'amaro in bocca i padroni di casa tedeschi, arrabbiati anche per la mancata concessione del penalty sull'1-1 per il tocco di mano di Cucurella (decisione peraltro corretta secondo i parametri indicati dall'UEFA). Quando ormai sembrava inevitabile la conclusione della sfida ai calci di rigore, ci ha pensato Mikel Merino a far esplodere la gioia iberica, insaccando di testa il cross al bacio di Dani Olmo al 119′. L'esultanza successiva del 28enne centrocampista della Real Sociedad è stata molto particolare e non improvvisata: dietro c'è un motivo quasi incredibile.

Merino festeggia il gol girando intorno alla bandierina del calcio d'angolo

Merino ha freddato Neuer spedendo in rete in maniera imparabile l'assist dalla sinistra di Olmo, vero uomo della provvidenza per la Spagna, visto che – dopo aver sostituito ad inizio partita l'infortunato Pedri – ha prima messo a segno il gol del momentaneo vantaggio iberico e poi dopo il pari di Wirtz ha servito il pallone giusto per la rete della vittoria quasi allo scadere dei supplementari. Un gol che ha fatto saltare come un tappo di champagne tutta la panchina spagnola e che è stato festeggiato con un'esultanza particolare da Merino, che dopo essere stato abbracciato da tutti i compagni si è diretto verso la bandierina del calcio d'angolo, compiendo un giro intorno ad essa agitando il pugno.

Mikel come suo padre Miguel 33 anni fa nello stesso stadio

Una celebrazione che tuttavia non era frutto di una decisione estemporanea. Tanti anni prima – addirittura 33 – in quello stesso stadio di Stoccarda, qualcun altro aveva fatto la stessa identica cosa per festeggiare un gol molto importante: il padre di Mikel Merino, Miguel. Era il novembre del 1991, l'allora 25enne Miguel Merino segnò per la squadra spagnola dell'Osasuna durante la partita di ritorno del secondo turno di Coppa UEFA contro lo Stoccarda alla Stuttgart Arena e festeggiò esattamente come poi avrebbe fatto il figlio oltre un quarto di secolo dopo.

Anche allora fu una rete pesante: dopo lo 0-0 della gara di andata a Pamplona, ​​Merino e i suoi compagni vinsero per 3-2 in Germania, qualificandosi al terzo turno, dove poi tuttavia sarebbero stati eliminati dall'Ajax. Ma il parallelo non finisce qui: entrambi i gol sono stati raccontati sulla televisione spagnola dallo stesso telecronista, Juan Carlos Rivero. Dopo 33 anni la storia si ripete in terra tedesca.

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