Svelato il dialogo del Var sul pallone “uscito” in Juve-Lazio: perché non è stato annullato il gol
La palla controllata da McKennie era dentro oppure fuori? Il caso di Juventus–Lazio che ha sollevato polemiche è stato spiegato durante Open Var su Dazn, dal numero uno degli arbitri, Gianluca Rocchi. Il dialogo svelato tra il direttore di gara, Maresca, e i colleghi al Var è tutto nella frase "no, non c'è evidenza" che si ascolta in diretta tv, chiarisce cosa è accaduto in quei momenti frenetici, dove in poco tempo serve prendere la decisione più giusta ed equa possibile tenendo conto dei fotogrammi messi a disposizione dallo strumento tecnologico, e perché l'azione in generale e la rete erano buone.
Tutto parte con "devo controllare il pallone che sembra al limite". Quell'espressione sta a significare una cosa: non avevano telecamere buone che, attraverso una specifica registrazione delle immagini, fugassero ogni dubbio sollevato dalle proteste dei biancocelesti.
Ovvero: la sfera che il calciatore bianconero porta avanti aveva già oltrepassato del tutto (come da regolamento) la linea laterale oppure no? L'analisi della sequenza dei fotogrammi effettuata tenendo conto delle differenti visuali non è stata sufficiente per sciogliere ogni perplessità al momento.
Lo si evince dal commento che fa lo stesso Rocchi mentre sullo schermo di Dazn passano i differenti frame presi in esame in base alle telecamere utilizzate. Ecco perché alla fine è stata confermata la decisione che era stata presa in campo dall'arbitro. Sarà dirimente un'altra valutazione, quella effettuata con EPTS: la sigla fa riferimento alla tecnologia che viene adottata oggi per sancire il fuorigioco automatico.
"Si è trattato di una decisione talmente complessa, molto difficile da valutare, nonostante una tecnologia importante che in Italia è la più completa. Cos'è l'Epts? Sono le camere per il semi automatico – dice Rocchi, che alza il velo anche su un altro dettaglio dirimente -. Con lo strumento del fuorigioco abbiamo ricostruito le immagini e ora abbiamo la certezza che, anche se di poco, il pallone era dentro".
Il ragionamento scivola poi sulla gestione della situazione avvenuta con freddezza e la giusta collaborazione tra ufficiali di gara, quello in campo e i colleghi al Var. In buona sostanza Rocchi fa capire – dopo aver sventato ogni dubbio attraverso l'Epts – come il protocollo sia stato rispettato in pieno anche tenendo conto dell'altra valutazione iniziale fatta sul possibile fallo subito da Immobile che avrebbe viziato l'azione in partenza (non c'era, come spiegato dagli stessi arbitri al Var nel loro dialogo).
"Mi piace che Irrati cerchi una camera che dia certezza – ha concluso Rocchi -. Poiché non c'è certezza dell'errore, da protocollo, concede il gol e quindi avalla la decisione di campo. Da questi audio si evince quanto rispetto ci sia per cercare la verità, poi dobbiamo ci può stare che qualcosa sfugga… in questo caso le telecamere sulla linee laterali non sono installate come lo sono sulla linea di fondo".