Superlega, la Serie A chiede sanzioni contro Juventus, Inter e Milan: 11 club scrivono a Dal Pino
Undici squadre di Serie A hanno scritto una lettera al presidente di Lega Paolo Dal Pino per chiedere un’assemblea d’urgenza per discutere e prendere eventualmente sanzioni contro Juventus, Inter e Milan per la vicenda Superlega. A firmare il documento sono state Roma, Torino, Bologna, Genoa, Sampdoria, Sassuolo, Spezia, Benevento, Crotone, Parma e Cagliari. Si sono invece astenute dal firmarlo Napoli, Lazio, Fiorentina, Atalanta e Verona.
Secondo quanto riporta Repubblica, nella lettera inviata al numero uno della Lega Serie A le undici società avrebbero chiesto di indire un'assemblea straordinaria allo scopo di "analizzare i gravi atti posti in essere dai club e dai loro amministratori e le relative conseguenze" chiedendo dunque di fatto un intervento sanzionatorio nei confronti di Juventus, Milan e Inter, ma anche nei confronti dei loro amministratori. Secondo gli altri club, questi "hanno sviluppato e sottoscritto il progetto agendo di nascosto", con un "evidente e grave danno" per tutto il calcio italiano. E in più ci sarebbe un'aggravante: "ad oggi, inoltre, le stesse non hanno ancora formalmente comunicato il ritiro dallo stesso progetto, con l'evidenza di un possibile e inaccettabile riavvio della sua creazione" si legge infatti in conclusione della lettera.
La richiesta degli undici club arriva in seguito alla prima riunione che ha avuto luogo in Lega tra i club di Serie A dopo il caos della Superlega e conferma di fatto la netta spaccatura già palesatasi al momento dell'assegnazione dei diritti Tv del triennio 2021-2024. Eccezion fatta per Parma e Cagliari che in quell'occasione erano rimaste neutrali, infatti le altre nove società firmatarie della lettera richiedente sanzioni per Juventus, Inter e Milan sono le stesse nove società che avevano sostenuto in blocco l’ingresso dei fondi di investimento in una media company con la Serie A e osteggiato l’assegnazione dei diritti tv a Dazn. Con l'"atto d'accusa" firmato oggi dal fronte guidato da Cairo, Ferrero e Preziosi sembra che la spaccatura sia diventata ormai insanabile.