Supercoppa, i giornalisti sauditi non ci hanno capito niente: “Dove sono Juve e Milan?”
Oggi parte la nuova Supercoppa italiana, con formula che prevede non più una sola gara secca per assegnare il trofeo ma la partecipazione di quattro squadre, con due semifinali (oggi e domani) e una finale (lunedì prossimo). Oggi toccherà al Napoli, vincitore dello Scudetto, affrontare per primo la Fiorentina, finalista di Coppa Italia, mentre domani l'Inter, che si è aggiudicata la scorsa stagione la coppa nazionale, sfiderà la Lazio classificatasi seconda in campionato. La competizione si gioca in Arabia Saudita in ossequio a quello che Sarri ha definito ‘prendi i soldi e scappa' e invece per la Lega Serie A è un modo di promozionare il calcio italiano all'estero, massimizzando al contempo gli introiti.
Sicuramente non il massimo sotto il punto di vista dell'atmosfera, come dimostrano le domande rivolte dai giornalisti sauditi ai colleghi italiani alla vigilia della prima semifinale, circa la presenza di Fiorentina e Lazio "al posto di Juventus e Milan". La vicenda, raccontata dall'inviato di Repubblica, racchiude in sé tutte le forzature della spedizione in terra araba: è evidente la lontananza non solo geografica del movimento calcistico locale e dei relativi media rispetto a quanto accade in Europa. È toccato dunque all'Ad della Lega De Siervo spiegare che non era stata una scelta del nostro calcio ‘mandare' a Riad alcune squadre piuttosto che altre, snocciolando ai presenti il regolamento della competizione.
L'ambiente al King Saud University Stadium, l'impianto che ospita le partite dell'Al Nassr di Ronaldo, si annuncia freddino: non più di qualche centinaia i tifosi italiani presenti, viste le difficoltà della trasferta, ma non saranno molti di più quelli locali. Ancora ieri, a fronte di una capienza di 25mila posti, erano migliaia i biglietti invenduti, soprattutto quelli relativi ai posti non inquadrati dalle telecamere fisse, la cui occupazione è ovviamente prioritaria per gli organizzatori ai fini dello spettacolo televisivo.
Sarà bene fare il callo a tutto questo, visto che l'Arabia Saudita ospiterà quattro delle prossime sei edizioni della Supercoppa italiana, con formula ancora da definire se in gara unica come in passato o con Final Four. In cambio dell'ospitata, i sauditi elargiranno 23 milioni complessivi al calcio italiano, così ripartiti: 8 milioni a chi lunedì alzerà il trofeo, 5 alla finalista, 1,6 alle due squadre battute in semifinale, il resto da spartire tra gli altri 16 club della massima serie.