Supercoppa finale Inter-Milan, Inzaghi: “Ultimo derby perso giustamente. Conceiçao? Non molla mai”
In vista della finale di Supercoppa Italiana a Riad di domani, 6 gennaio, ha parlato Simone Inzaghi in conferenza stampa per derby. Sarà un Inter-Milan differente dai precedenti ha assicurato il tecnico nerazzurro che proverà a far vincere il club per la quarta volta consecutiva in questo trofeo, con Conceiçao sulla panchina rossonera: "Ci conosciamo bene, da compagni ad allenatori e contro la Juve si è visto un Milan che non ha mai mollato. È un tecnico verticale, sarà difficile, l'importante è non commettere gli errori dell'ultimo derby dove abbiamo perso meritatamente".
Inter senza calcoli, Inzaghi vuole battere il Milan: "Evitare gli errori dell'ultimo derby"
Per Simone Inzghi il pericolo numero uno sarà in casa, tenere alta la soglia dell'attenzione dei suoi, far fronte ai problemi fisici dell'ultimo istante – come il possibile forfeit di Thuram – e gestire le forze in vista di una ripartenza senza soste: "Nei prossimi 18 giorni giocheremo per sei volte e daremo attenzione anche a questo particolare. Contro il Milan non faremo calcoli ma dobbiamo gestire i giocatori senza correre alcun rischio. L'importante è evitare gli errori visti nell'ultimo derby dove il Milan ha vinto meritatamente, ma sarà una gara diversa".
Inzaghi spiega come giocherà il Milan di Conceiçao: "Senza mollare mai e sempre in verticale"
Finale differente soprattutto per la presenza di Sergio Conceiçao in panchina, che Inzaghi ha già incontrato non senza scintille in campo: "Lo incrociato in Coppa contro il Porto ma da allora non ci siamo più visti né sentiti. Problemi? Assolutamente no… siamo stati compagni di club, ora entrambi allenatori figli degli insegnamenti di Eriksson… Abbiamo avuto solamente una partita per analizzare il Milan ma già si è capito come giocherà: Conceiçao è un alleantore verticale, le sue squadre non mollano mai".
La quarta Supercoppa e l'astinenza di Lautaro: "Torneo più complicato, prima si vinceva con una partita"
Una finale che vale moltissimo per l'Inter che ha più da perdere rispetto al Milan che proverà a raccogliere il massimo e Inzaghi lo sa: "Sarebbe stupendo alzare il quarto trofeo consecutivo per l'Inter, in un torneo che è diventato ancora più complicato e difficile rispetto al passato. Prima si vinceva solamente con una partita, ora bisogna non sbagliarne due". E poi sull'astinenza di Lautaro, al suo fianco in conferenza: "Sono stato attaccante anch'io, anche se meno forte di lui e so cosa significa non segnare… Nessun problema però, lui ha disputato gare importantissime anche senza gol, cercato sempre dai propri compagni come sempre fanno le mie squadre"