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Sull’aereo del Gambia in pochi minuti dormivano tutti: “Avvelenamento da monossido di carbonio”

Il commissario tecnico del Gambia ha raccontato cosa è successo sul volo che avrebbe dovuto portare la nazionale in Coppa d’Africa: “Potevamo morire tutti”
A cura di Ada Cotugno
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"Potevamo morire tutti": le parole del commissario tecnico Tom Saintfiet sono chiare e descrivono alla perfezione l'incubo che la nazionale del Gambia ha dovuto attraversare per arrivare in Costa D'Avorio dove si giocherà la Coppa d'Africa. Una mancanza d'ossigeno ha costretto l'aereo a un atterraggio di emergenza, generando 20 minuti di puro terrore in cui tutti hanno temuto per la propria vita.

Il racconto delle persone presenti a bordo mette i brividi: giocatori, staff e allenatore hanno temuto per le loro vite: tutti sono in salvo, ma la perdita di pressione nella cabina e di ossigeno avrebbe potuto causare dei danni irreparabili. A mettere in risalto la vicenda sui social ci ha pensato Saidy Janko, uno dei giocatori più in vista del Gambia, ma a Nieuwsblad anche l'allenatore ha descritto cosa è accaduto in quei momenti di emergenza.

Saintfiet ha temuto seriamente per le vite di tutti. I passeggeri si sono addormentati velocemente mentre l'ossigeno scarseggiava all'interno dell'aereo. Tra i presenti alcuni si sono risvegliati diversi momenti dopo l'atterraggio: "Ci siamo addormentati tutti velocemente. Anche io. Ho fatto brevi sogni su come era andata la mia vita. Veramente, è successo davvero. Dopo nove minuti il ​​pilota ha deciso di rientrare perché non c'era più ossigeno. Ci sono stati giocatori che non si sono svegliati subito dopo l'atterraggio".

Il commissario tecniche ha le idee chiare su cosa sia successo davvero a bordo del volo, un fatto chiaro che avrebbe potuto portare tutta la nazionale alla morte se nessuno fosse intervenuto in fretta con l'atterraggio di emergenza: "Abbiamo quasi avuto un avvelenamento da monossido di carbonio. Un’altra mezz’ora di volo e saremmo morti tutti". I giocatori sull'aereo hanno subito avvertito un caldo insopportabile, prima ancora del decollo: "Le conseguenze sarebbero potute essere ben peggiori! Se fossimo stati esposti ancora a lungo a questa situazione in un aereo senza ossigeno", ha aggiunto Janko nel racconto affidato a Instagram.

Alla fine tutto il Gambia è riuscito a salire su un nuovo aereo giovedì, ultimo giorno possibile per tutte le nazionali per raggiungere la Costa D'Avorio. Prima di raggiungere il Paese però Saintfiet era stato chiaro, sottolineando anche le differenze tra le diverse federazioni: "Quando si vede che aereo usa il Ghana e noi… Come se l'unica cosa importante fosse che volasse. Ma giovedì voleremo. Dobbiamo farlo. È la nostra scadenza, altrimenti saremo buttati fuori dal torneo. Quindi ora stanno organizzando un aereo. Ma ci sono dei limiti. Sono pronto a morire sul campo di calcio, non sono pronto a morire per il mio lavoro accanto a quel campo".

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