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Sul gol di Zortea emergono tutti i limiti del Milan: galoppata in solitaria di Felici da area ad area

“Giocare a San Siro un sogno”, le parole di Mattia Felici autore dell’azione che ha portato il Cagliari al pareggio con Zortea. Un contropiede in solitario che ha scoperchiato in un colpo solo tutte le problematiche e i limiti del Milan che hanno fatto infuriare Conceiçao.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Milan si è spento tra le luci di San Siro. Dopo i fasti arabi di una Supercoppa vinta meritatamente battendo nel modo migliore Juventus e Inter con due clamorose e letali rimonte, contro il Cagliari è tornato il blackout. Il pareggio, come ha detto Conceiçao, è come una sconfitta e se il tecnico portoghese ha visto il primo tempo peggiore da quando è allenatore, anche nella ripresa le cose non sono andate meglio. E l'azione del pareggio di Zortea ne è la cartina tornasole, con la galoppata in solitaria di Felici dalla propria area a quella rossonera, senza trovare un solo avversario.

Il vantaggio del  Milan dura solo 4 minuti: il contropiede del Cagliari è letale

Il minuto è il 55′, il punteggio sull'1-o per il Milan capace di spaccare la partita solo 4 minuti prima grazie ad un gesto felino di Morata su ennesima prodezza di un super Caprile. I rossoneri, in vantaggio e in controllo si fanno sorprendere nel peggiore dei modi, in contropiede, da un Cagliari che approfitta di una amnesia collettiva totale. L'azione che porta i sardi al pareggio, che poi reggerà fino alla fine, facendo infuriare Conceiçao nel post gara, è da manuale degli errori. Se da un alto la squadra di Nicola è perfetta nella determinazione di arrivare alla conclusione, dall'altro diventa disarmante l'atteggiamento tattico del Milan.

Tutti gli errori del Milan nel contropiede in solitaria di Felici

Felici recupera un pallone vacante davanti alla propria area di rigore, palla al piede e testa in avanti prova la sortita in solitaria. Riuscendoci senza problemi: l'unico a provare ad opporsi, sbagliando tempo e postura di interdizione, è Fofana. Prima, ma soprattutto dopo non trova nessun ostacolo. La fuga è solitaria, senza avversario alcuno che tenti almeno di contrastarlo nella corsa. Fino all'epilogo inevitabile: Felici sempre palla al piede arriva al limite dell'area rossonera, vira al centro per poi offrire la palla perfetta per Zortea che conclude a segno, per il definitivo 1-1 che sa di beffa, approfittando anche della classica papera di Maignan.

Milan disarmante, Felici soddisfatto: "Un sogno, quella è la mia posizione preferita"

L'azione che mostra tutti i limiti del Milan arriva nel secondo tempo, dopo il "più brutto primo tempo" denunciato da Conceiçao, la cui cura appare più lunga e complessa di quanto potesse raccontare Riad. Limiti tattici e di approccio, che hanno mostrato una squadra disordinata e distratta fattasi infilare in contropiede mentre era in vantaggio. "Io preferisco giocare sulla fascia, per poi potermi accentrare, è stata una partita che è diventata un sogno" ha spiegato lo stesso Felici nel dopo partita. Una posizione che il giovane talento del Cagliari ricopre oramai con costanza con Nicola: ma al Milan nessuno se n'è accorto.

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