Sul gol che decide Inter-Juve ci sono 3 nerazzurri dove non dovrebbero essere: è il genio di Inzaghi
L'Inter ha vinto il derby d'Italia contro la Juventus e si è aggiudicata lo scontro al vertice del campionato, portandosi a +4 sull'inseguitrice. La squadra di Simone Inzaghi ha comandato il gioco per tutto l'arco della gara in maniera eccellente, rischiando solo una volta in contropiede nei primi minuti e con Sommer praticamente inoperoso per tutto l'arco del match.
A decidere la sfida è stato un autogol dopo un'azione corale della squadra nerazzurra, che ha messo in mostra diverse meccanismi offensivi per scardinare la difesa molto forte ed organizzata come quella bianconera.
La squadra di Simone Inzaghi sapeva di avere di fronte una reparto difensivo organizzato come quello della Vecchia Signora e ha provato a rompere il ‘muro bianconero' con diverse opzioni: quella che rimarrà più impressa è certamente quella del gol che ha deciso la sfida di San Siro e vale la pena analizzarla perché in questa situazione si possono scorgere diversi principi interessanti.
Così come rilevato da Antonio Gagliardi, che fa parte dello staff tecnico di Mancini in Arabia Saudita e prima ancora era il tattico della Nazionale Italiana, in occasione del gol dell'Inter i due centrali difensivi sono in proiezione offensiva con compiti ben precisi: Pavard va ad occupare l'area dando un'opzione in più al portatore di palla (Barella) e Bastoni dà ampiezza a sinistra dopo che Dimarco, da laterale mancino è entrato nel campo in diagonale e si è è portato sulla destra per creare superiorità.
In mezzo all'area in sono Thuram, che poi sarà protagonista nella fase di finalizzazione, e Lautaro. A destra Darmian che costringe Kostic a restare lì per non concedere spazio sulla corsia.
Negli ultimi 16 metri ci sono sette calciatori che creano dubbi alla difesa della Juventus con movimenti studiati e piuttosto collaudati. L'azione si è conclusa con l'autogol di Gatti dopo il cross di Barella che è stato toccato in rovesciata da Pavard: una bellissima interpretazione corale che mixa fluidità e gioco posizionale.
Cosa accade quando il difensore francese taglia dentro al campo? Bremer invece di assorbire l'inserimento di Pavard si schiaccia verso Thuram, che già marcato, e lascia spazio all'ex Bayern di provare la giocata. A completare il tutto c'è l'intervento di Gatti è in ritardo sul taglio verso il primo palo.
Anche in una serata in cui il "blocco basso" della Juve ha limitato la pericolosità delle sue punte, l'Inter ha fatto male grazie ad una delle tante soluzioni costruite nel percorso degli ultimi due anni: tanti uomini fin da inizio partita hanno riempito con continuità e frequenza la trequarti offensiva, centrali inclusi.
Come in occasione del gol, Bastoni e Pavard si sono inseriti bene all'interno delle rotazioni nerazzurre: entrambi sono stati coinvolti, ancora più del solito, nella metà campo avversaria. Oltre a questa situazione c'è stata una riaggressione feroce da parte della squadra di Inzaghi per quasi tutti i 90′ e una prestazione clamorosa dei tre centrocampisti, che hanno sempre dato il loro apporto in rottura, in impostazione e anche con inserimenti offensivi.
Un'Inter scintillante per una sfida che può valere tanto per la corsa verso lo Scudetto.