Subisce una operazione a cuore aperto, torna a giocare: “Grazie a tutti, è meraviglioso”
10 mesi dopo la delicatissima operazione a cuore aperto, Danila Zazzera può finalmente esultare e lo fa attraverso i social gridando tutta la propria felicità: "Ci vediamo in campo!", conclude la 23enne attaccante della Fiorentina che ha rivissuto il momento più difficile della sua giovane vita che finalmente è riuscita a gettarsi alle spalle, ritrovando dopo la gioia di vivere anche quella di poter tornare a giocare.
Molti non le davano alcuna possibilità di poter tornare a vivere la propria passione, quella del calcio che Danila ha iniziato a seguire da giovanissima nelle fila dell'Inter prima di passare poi alla Fiorentina, club che ha puntato su di lei e l'ha fatta crescere, con una breve parentesi al Sassuolo in prestito. Una carriera promettente, culminata nell'approdo anche in Nazionale, Under 17 e poi nell'Under 19 e con lo scudetto 2016/2017 e due Coppe Italia, tutti trofei in maglia viola.
Poi, il buio: il tunnel iniziato con l'operazione che le avrebbe potuto cambiare per sempre la vita, soprattutto sportiva, negandole l'idoneità per la ripresa dell'attività agonistica. E, invece, il miracolo grazie anche al temperamento di Danila e alla medicina che le ha permesso di ritrovare il campo: "30/07/2020 Operazione a cuore aperto. Così iniziava questa avventura" ha scritto su Instagram nel post in cui ha annunciato la riconquista dell'idoneità sportiva.
Tornare a giocare sarebbe stato difficile, a tratti impossibile, tanti dicevano che dopo queste operazioni pochi ce l’avrebbero fatta. È stata un’avventura lunga, a tratti estenuante, difficile, tormentata. Tante volte ho pensato di non potercela fare, ma oggi sono fiera ed orgogliosa di poter dire di avercela fatta, di essere IDONEA.
Per Danila inizia così la lunga lista di ringraziamenti, dalla Fiorentina che mai l'ha lasciata sola nei momenti più difficili all'equipe medica dell'Ospedale di San Donato a Milano e del Policlinico Gemelli di Roma, fino, al preparatore, agli amici e alla famiglia "che si sono presi cura di me"
Immensamente onorata di essere il quarto atleta italiano, e la prima donna ad ottenere l’idoneità. Ci vediamo in campo.