Suarez sedotto e abbandonato, il River Plate gli ha voltato le spalle: “Neanche una chiamata”
Luis Suarez aveva giurato che non avrebbe lasciato l'Europa e il suo calcio se non per una doppia ipotesi: giocare nel River Plate o rientrare a "casa" nel Nacional. Altre opzioni non erano previste per il ‘pistolero' che ha risolto a fine stagione il proprio contratto con l'Atletico Madrid dopo due anni e ora, da "free agent" è alla ricerca di un club che possa restituirgli gioia e spazio, in vista soprattutto dei Mondiali in Qatar.
"Un giocatore deve sentirsi amato, ha bisogno d'amore e a me piace essere considerato in questo modo" ha confessato a cuore aperto l'attaccante ex Barça e Atletico a "Oavaciòn" confessando di aver subito un feroce tradimento che lo ha lasciato letteralmente a bocca aperta. Dopotutto, Suarez non si sente ancora lontanamente un ex giocatore, a 35 anni è nel pieno dell'attività e con l'appuntamento invernale iridato, è necessario trovare una squadra nell'immediato che gli permetta di dimostrare di valere ancora un posto nell'attacco dell'Uruguay.
Ed è per questo che ha ascoltato tutte le sirene che gli hanno sussurrato all'orecchio dallo scorso giugno. A volte si è trattato di semplici rumors di mezza estate, altre però sono diventate voci sempre più insistenti e ammalianti, facendolo capitolare. E non è un caso che le più soavi fossero arrivate da Oltreoceano, dall'Argentina terra di futbòl e sogni, patria perfetta per coltivarne ancora una volta di grandi. "Mi emozionerebbe ancora molto giocare con il River Plate, ma la stessa cosa accadrebbe anche con il Nacional, la mia casa, ma non accadrà".
La confessione, amara, arriva a seguito del silenzio del club di Buenos Aires di Gallardo che è scomparso dopo settimane di un feeling che appariva perfetto: "Ero molto entusiasta della possibilità di poter giocare col River perché mi sarebbe piaciuto andare lì e dare loro una mano per aiutarli a vincere. Qualche mese fa ho dichiarato che non avrei mai lasciato l'Europa, ma il River Plate mi ha iniziato a corteggiare tanto e mi ha quasi convinto ad accettare".
Poi, il dietrofront tanto improvviso quanto inspiegabile nei confronti di uno degli svincolati più interessanti ancora sul mercato: "Sono rimasto molto sorpreso che i dirigenti non mi abbiano neanche contattato per scoprire la mia situazione e spiegarmi la loro con una chiamata" racconta Suarez che ha scoperto l'inversione di marcia del club per vie traverse. Il motivo? Il River Plate contava di continuare il proprio cammino in Copa Libertadores, competizione in cui è stato invece eliminato, con i Millonarios che si sono spenti agli ottavi contro il Velez. E adesso, il Pistolero dovrà cercare di sparare le sue ultime cartucce in un altro club, molto probabilmente nella cara vecchia Europa che mai l'ha sedotto e abbandonato.