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Luis Suarez e il caso della cittadinanza italiana

Suarez, perché è saltato tutto con la Juve: “Paratici gli ha detto di aspettare a gennaio”

Le ultime notizie sul caso dell’esame farsa di Suarez all’Università di Perugi accendono i riflettori sulle ammissioni del calciatore e su un un dettaglio: perché è improvvisamente naufragata la trattativa per portare in bianconero l’attaccante sudamericano. Dalle intercettazioni emergono nuovi particolari.
A cura di Maurizio De Santis
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Le ultime rivelazioni sul caso Suarez e sull'esame di italiano sostenuto all'Università di Perugia hanno acceso i riflettori su quanto accaduto nel periodo in cui – per effetto delle intercettazioni e della ricostruzione della Procura umbra – sono collocabili tutti i pezzi dell'indagini: organizzazione della sessione d'appello; contatti tra gli avvocati della Juve e i vertici dell'Ateneo perché si preparasse il terreno; scambio di mail tra docenti incaricati di erudire il calciatore e poi licenziarne l'idoneità per ottenere cittadinanza e passaporto; infine la strana coincidenza di mercato per effetto della quale una trattativa ben avviata improvvisamente si ferma con il giocatore che viene mollato e il club bianconero deciso a virare su altro.

Le domande "conosciute" e il pre-contratto con la Juve

"Conoscevo in anticipo le domande dell'esame" e ancora "avevo firmato un pre-contratto con la Juve". Le dichiarazioni rese dall'attaccante sudamericano durante la deposizione effettuata dinanzi agli inquirenti in tele-conferenza e con l'ausilio di un traduttore. Un'ammissione e un tassello da incastonare nel quadro generale per definire, con chiarezza e certezza delle prove, quali siano stati i ruoli di tutti i protagonisti e se vi sia stato realmente il coinvolgimento diretto della società torinese. Tra gli indagati c'è anche il dirigente, Fabio Paratici.

Il momento in cui la Juve molla l'attaccante

L'uomo mercato che viene spesso citato nel novero delle intercettazioni e compare anche in una che risale al 15 settembre scorso, ovvero due giorni prima che Suarez si recasse a Perugia per sostenere la prova a intascare il diploma che gli avrebbe permesso di ricevere la documentazione che lo avrebbero reso "comunitario" e quindi tesserabile da parte di un club (la Juve) che aveva già tutti gli slot occupati.

La docente: Paratici gli ha detto di aspettare a gennaio

È il dialogo tra la professoressa, Spina, (la docente che ha contatti con l'uruguagio per fargli lezioni prima dell'esame) e suo marito ad aggiungere ulteriori dettagli, allargare quella zona d'ombra sul perché è naufragata un'operazione che sembrava instradata, pronta per essere conclusa a buon fine. Qualcosa, però, va storto. C'è un intoppo che spinge la Juventus a riconsiderare ogni cosa come si evince dal testo della discussione al telefono. In buona sostanza, Suarez le fa capire che non indosserà più la maglia della ‘vecchia signora' e che è destinato a trasferirsi altrove (andrà all'Atletico Madrid)

Mi ha detto che Paratici lo ha chiamato stamattina – le parole di Spina che riporta il dialogo con Suarez – e gli ha detto che per fare la cittadinanza ci vuole un mese. Che la Juventus si accorga oggi che per fare la cittadinanza ci vuole un mese, mi sembra poco credibile e quindi Paratici gli ha proposto di aspettare sei mesi e poi di rientrare in Champions tra sei mesi. Lui però vuole giocare la Champions perché ha 33 anni (…) e ha detto che forse cerca un’altra squadra.

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