Striscioni e minacce contro Donnarumma: “Bastardo infame, attento a quando giri per Milano”
"Infame". È così che i tifosi del Milan definiscono Gianluigi Donnarumma ma non si limitano agli insulti. C'è chi si spinge oltre e sullo striscione affisso nei pressi del centro sportivo usa toni minacciosi: "Attento a quando girerai per Milano". Perché tanto astio nei confronti del portiere che ha lasciato i rossoneri da tempo? Perché proprio adesso un messaggio del genere e di violenza inaudita per le parole usate? La vigilia della prima partita del ‘diavolo' a San Siro diventa l'occasione per rispolverare rancori mai sopiti verso l'ex calciatore oggi al Paris Saint-Germain.
È il pretesto per dare sfogo alla rabbia di molti che al numero uno della Nazionale, decisivo con le sue parate per la vittoria degli Europei, mai hanno perdonato la scelta di non rinnovare il contratto e trasferirsi in Francia per un contratto più ricco. Dollarumma è il soprannome che gli è stato affibbiato in maniera dispregiativa per sottolinearne l'attaccamento (secondo i sostenitori più intransigenti) ai soldi più che alla maglia. Ma questa volta c'è chi s'è spinto decisamente oltre. "Ingrato bastardo, fai più schifo di Leonardo" è il testo del primo striscione appeso ai cancelli di Milanello. Nessuno viene risparmiato, nemmeno l'ex dirigente regista dell'operazione che – assieme alla mediazione di Mino Raiola – ha fatto sì che il portiere arrivasse a scadenza di contratto e partisse a parametro zero per il Psg.
Tanto odio verso Donnarumma non è mai scemato, né è bastato l'arrivo del nuovo estremo difensore, Maignan. La prestazione al debutto, caratterizzata da sicurezza tra i pali e capacità di essere altrettanto prezioso anche per i piedi buoni e la capacità di far correre la palla, è stata salutata con soddisfazione ma l'addio dell'ex viene reputato un tradimento inaccettabile. Qualcosa di assolutamente imperdonabile. Un'onta che alcuni, coloro che fanno parte della frangia più esagitata dei duri e puri, ritiene vada lavata con altri metodi e non con la cancellazione della memoria. Non certo un bel clima, una nota assolutamente stonata in vista della partita di campionato al Meazza.