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Striscione con un indirizzo di Napoli nella curva del Milan: nasconde un insulto ai napoletani

Novanta minuti di pura tensione agonistica, spettacolo in campo e sugli spalti con coreografie mozzafiato. Milan-Napoli è stato tutto questo. Ma anche occasione per rispolverare un vecchio, stupido, insulto.
A cura di Alessio Pediglieri
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Milan-Napoli atto primo: i rossoneri festeggiano a San Siro, gli azzurri attendono il ritorno al Maradona per poter rendere pan per focaccia e riaprire la qualificazione verso una storica semifinale di Champions League. Nella notte di mercoledì, 90 minuti di pura adrenalina e tensione agonistica in campo, con le classiche polemiche post gara, recriminazioni, discussioni arbitrali. In tribuna, una cornice splendida del tifo rossonero che ha invaso San Siro con coreografie mozzafiato. E una nota stonata che, comunque, non è passata inosservata.

Il Pulcinella tra le grinfie del Diavolo è di quegli spettacoli che solo il popolo ultrà sa regalare al mondo del calcio quando si impegna nel creare coreografie mozzafiato: un dipinto che invade la curva, la abbellisce, regala in mondovisione il bello di essere tifosi veraci, sanguigni, il classico 12° uomo pronto a dare tutto e di più per la propria causa. Uno spettacolo che sicuramente verrà replicato a parti invertite al Maradona fra una settimana quando toccherà al cuore partenopeo proporre a cielo aperto cosa significhi tifare Napoli.

La splendida cornice dei tifosi di San Siro poco prima di Milan-Napoli
La splendida cornice dei tifosi di San Siro poco prima di Milan-Napoli

Anche Luciano Spalletti lo ha sottolineato nel post match, tra le amarezze di scelte arbitrali che hanno aperto il dibattito e che vedranno la squadra privata di alcuni giocatori essenziali per dar linfa al gioco partenopeo, lanciando il proprio personale appello a tutti i tifosi del Napoli. Che per una sera dovranno sotterrare asce di guerra e polemiche per uno scopo più grande e importante: "Il clima in cui abbiamo giocato la partita in casa è una roba che io non riuscirò mai a darmene una spiegazione… poi si viene qui: lo stadio lo avete sentito come era stasera? In casa ci si contesta fra di noi e si sentono solo i mille tifosi del Milan. Il nostro stadio si chiama Diego Armando Maradona, e non sostiene la squadra, è una roba incredibile…"

Dunque si vedrà solo la settimana prossima cosa succederà nell'ex San Paolo, intanto negli occhi resta il tifo infernale dei rossoneri per la squadra di Pioli, incitata per 90 minuti e trascinata all'1-0 che è sempre pur un ottimo viatico per affrontare il secondo round. Non senza un neo, però, perché tra tanto calore e passione c'è sempre chi è riuscito a distinguersi, mostrando la propria stupidità, costruita sulla frase di uno striscione che per i più è apparso quasi indecifrabile, riportando una serie di numeri e lettere che però celavano un insulto ben preciso.

"Via San Raffaele Stasi 40/46 (NA)". Un indirizzo, geo-coordinate che portano ad una via di Napoli, in particolare ad un numero civico, apparso anche via social attraverso un post del collega Mirko Calemme. Cosa significa? E' bastato inserire quelle direttive stradali su una qualsiasi mappa via internet per svelare lo spiacevole arcano: riporta all'ubicazione di un negozio, particolare, un punto vendita della catena "Acqua e sapone". Un riferimento non a caso che nasconde un insulto ben preciso e che richiama gli annosi cori cui sono stati (e sono ancora soggetti) i tifosi partenopei in trasferta. La stessa invereconda cantilena che richiama il "Vesuvio" e i "terroni", tanto di moda negli '80 e '90 ed evidentemente mai dimenticato tanto da rievocarlo in forma scritta.
Più subdola di un coro e per questo ancora più oltraggiosa, stupida e offensiva.

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