video suggerito
video suggerito

Stregoneria abituale nel campionato del Ruanda: allenatore picchiato e costretto a bere una pozione

Nel massimo campionato del Ruanda il ricorso a stregoneria e malefici è pratica abituale: le pressioni sono altissime in virtù degli ottimi contratti, e tecnica e tattica non sono considerate sufficienti per vincere le partite. Un allenatore ha provato ad entrare nello spogliatoio avversario con una bottiglia piena di un misterioso liquido, ma ha avuto una lezione durissima.
A cura di Paolo Fiorenza
110 CONDIVISIONI
Immagine

Sembra incredibile parlarne nel 2022, ma esiste un calcio come quello giocatosi ai Mondiali appena vinti dall'Argentina in Qatar – in cui avere Messi tra le proprie file è l'elemento che assicura un vantaggio decisivo sugli avversari – ed un calcio in cui tecnica e tattica non sono reputati sufficienti ad avere la meglio, perché serve altro: stregonerie e riti di magia nera. E non stiamo parlando di sperduti campionati minori in zone nascoste del pianeta, ma di larghe sacche del calcio africano di alto livello.

È il caso del massimo campionato del Ruanda, dove la stregoneria è una pratica davvero comune. Alcuni dirigenti di club, ma anche gli stessi allenatori e giocatori, ritengono che la qualità di chi va in campo non sia sufficiente per ottenere buoni risultati e serva dunque ricorrere ai malefici. La vicenda assume una connotazione ancora più accentuata nel torneo del piccolo Paese africano, perché il calcio ruandese attira molti giocatori anche da altri stati vicini in virtù degli ottimi ingaggi, il che ha come ulteriore conseguenza l'aumentare della pressione su squadre e calciatori in ogni singola partita.

Dirigenti e tifosi dei club chiedono sempre di vincere, a qualsiasi costo, e dunque – per non perdere i propri contratti – allenatori e giocatori cercano di ‘avvantaggiarsi' ricorrendo alla stregoneria. È molto comune vedere portieri che entrano in campo con ‘gris-gris' (ovvero amuleti vudù) da piazzare nell'erba o che versano liquidi lungo tutta la linea di porta. Queste pratiche portano a scontri tra i giocatori, che spesso collezionano cartellini gialli anche prima dell'inizio della partita perché impegnati – con le buone o con le cattive – ad impedire agli avversari di mettere in atto i loro sortilegi.

È accaduto ancora di peggio il 7 dicembre scorso, quando si è giocata la partita tra Gorilla e Rayon Sport, valida per la 12sima giornata del campionato ruandese. Peima del match l'allenatore della squadra di casa, Gatera Moussa, ha provato ad entrare con la forza negli spogliatoi del Rayon Sport con una bottiglia piena di liquido, evidentemente per versarlo a terra o lanciarlo sui giocatori. Gli addetti alla sicurezza degli ospiti gli hanno tuttavia riservato un'accoglienza davvero durissima, come svela Sport News Africa. Non solo lo hanno picchiato, ma lo hanno anche costretto a bere la sua stessa pozione con la forza. A quel punto il Rayon Sport è stato costretto a cambiare spogliatoio.

Gatera Moussa è il tecnico del Gorilla: ha avuto una lezione che non dimenticherà
Gatera Moussa è il tecnico del Gorilla: ha avuto una lezione che non dimenticherà

Al termine della partita, vinta dal Rayon Sport per 1-0, l'allenatore del Gorilla non si è presentato alla conferenza stampa, sostenendo di non sentirsi bene. Chi ha parlato è stato il tecnico dell'altra squadra, Francis Haringo, che ha censurato l'accaduto: "Sono contro la stregoneria nel calcio. Sfortunatamente ci sono persone che pensano ancora che la stregoneria abbia un posto nel nostro calcio. Nel calcio ruandese diversi protagonisti credono ancora nel feticismo, che inebria i giovani. Invece di concentrarsi sul lavoro, alcune persone sprecano il loro tempo in credenze oscure. Dico sempre ai miei giocatori che solo il duro lavoro paga. In una sola parola, è deplorevole. Per me la preghiera è la mia guida".

Uno dei membri di spicco del Rayon Sport ha dichiarato che la stregoneria è una pratica comune nel calcio ruandese, fino ad arrivare ai vertici dei club: "Alcuni presidenti che credono in queste pratiche preferiscono assumere allenatori che vadano nella stessa direzione. Pagano enormi somme agli stregoni, a volte rimanendo senza soldi per pagare i giocatori. Se i risultati non arrivano cercano capri espiatori, ma non rinunciano mai a questa pratica, il che è biasimevole. Alcuni dirigenti attirano persino i loro giocatori nella stregoneria e quelli che non sono d'accordo perdono il loro posto insquadra".

110 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views