“Sto bene, sono al sicuro”. La Roma tira un sospiro di sollievo per Diawara
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Il colpo di Stato in Guinea ha cancellato la partita di qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022 contro il Marocco. A bordo di un volo privato la nazionale nordafricana è riuscita a lasciare la capitale, Conakry, dopo le notizie allarmanti che il suo ct (Vahid Halilhodzic) aveva fornito sulla situazione surreale provocata dall'assalto dei militari al palazzo presidenziale, al rovesciamento del governo e alla sospensione delle leggi nel Paese. "Sentiamo sparare", è stata la testimonianza diretta dell'allenatore che ha raccontato anche altri dettagli del caos scoppiato per la presa di potere da parte della nuova giunta ("ho visto i soldati correre per le strade"). È stato il colonnello Doumbouya a guidare e portare e a termine il golpe con un reparto dei corpi speciali dell'esercito.
Coinvolti loro malgrado nella vicenda anche alcuni calciatori ‘italiani' convocati dalle rispettive selezioni: Amrabat e Maleh della Fiorentina, Hakimi (ex Inter, oggi al Psg) tra le fila del Marocco mentre il caso di Amadou Diawara ha tenuto con il fiato sospeso la Roma. A lungo non è stato possibile avere news sui giocatori della Guinea che erano rimasti bloccati in albergo e con l'obbligo di non lasciare il territorio. Nelle prossime ore, in attesa di capire cosa accadrà nei pressi dell'aeroporto, la federazione guineana chiarirà quando e se potranno essere rimpatriati nei club di appartenenza tutti i calciatori del Paese africano.
Tra le fila della Guinea oltre a Diawara c'è anche l'attaccante del Liverpool Naby Keita. Il club inglese ha già provveduto a comunicare che il giocatore sta bene e non corre alcun pericolo di vita. Si attende solo la notizia più importante e attesa: ovvero, quando potrà imbarcarsi sul volo diretto verso l'Inghilterra. Non destano preoccupazione anche le condizioni del centrocampista della Roma: attraverso la propria federazione ha rassicurato tutti sulle condizione di salute. È in albergo con il resto della nazionale e aspetta solo di avere il libera per lasciare il Paese.