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Stekelenburg da portiere dimenticato a titolare dell’Olanda agli Europei (quasi per caso)

Marteen Stekelenburg da quasi dieci anni non gioca un campionato da titolare. Tra il 2017 e il 2020 con l’Everton non ha giocato nemmeno un minuto, sembrava vicino a finire la sua carriera. E invece clamorosamente l’ex portiere della Roma si ritrova titolare agli Europei con l’Olanda. La squalifica per doping di Onana gli ha spalancato le porte per il posto da titolare nell’Ajax, la positività di Cillessen lo ha riportato titolare con l’Olanda, con la nazionale oranje ha esordito nel 2004 e giocato la finale dei Mondiali 2010.
A cura di Alessio Morra
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La vita è (anche) fatta di combinazioni. Maarten Stekelenburg da qualche anno sembrava avviato a un onesto finale di una eccellente carriera: per tre stagioni ha fatto da riserva di Pickford all'Everton, con i Toffees non ha giocato nemmeno un minuto in Premier League, poi la scorsa estate se l'è ripreso l'Ajax, perché certi amori fanno giri immensi e poi ritornano. I Lancieri lo ingaggiano come vice di Onana, che però nel corso della stagione è stato squalificato per doping e così all'improvviso Stekelenburg, classe 1982, si è ritrovato titolare, ha vinto il campionato da protagonista e il suo ex compagno di nazionale Frank de Boer ha deciso di portarlo agli Europei, dove avrebbe dovuto fare da riserva a Cillessen, che però ha preso il Covid ed è stato costretto ad andare via. E così a 38 anni l'ex numero uno della Roma si è ritrovato titolare della sua nazionale nella partita d'esordio di Euro 2020, vinta dall'Olanda per 3-2 contro l'Ucraina.

Dalla finale dei Mondiali alla Roma

Dagli altari alle polveri, la carriera di Stekelenburg è incredibile. L'Ajax lo lancia da ragazzino, subito gli viene appicciata addosso l'etichetta di nuovo Van der Sar. Con l'Ajax vince tanto e accumula esperienza. Quando Van der Sar lascia la nazionale Stekelenburg viene promosso e da titolare è in campo nel Mondiale 2010 in cui l'Olanda giunge in finale (persa ai supplementari con la Spagna). Quello è il momento più alto della sua carriera, l'anno dopo Luis Enrique lo porta alla Roma. Delude in Serie A e inizia il suo declino che passa attraverso tante stagioni in Premier League. Va al Fulham, dove aveva giocato Van der Sar, poi Koeman lo chiama al Southampton (17 partite giocate in campionato), in mezzo un prestito al Monaco (una presenza). Stekelenburg ha sempre degli estimatori e firma per l'Everton dove in tre anni non disputa nemmeno un minuto in Premier e scende in campo appena 5 volte in quelle stagioni nelle coppe inglesi. Molti probabilmente lo dimenticano ma non l'Ajax che invece lo ingaggia come vice Onana e tra l'inverno e la primavera il portiere diventa pure titolare, mettendo la sua firma sui titoli vinti in stagione.

Il ritorno con l'Olanda, da titolare agli Europei

Il c.t. de Boer, criticassimo in patria, decide di portarlo agli Europei con Cillessen, titolarissimo, e Tim Krul, forse il più affidabile dei tre che sconta però l'annata in Championship con il Norwich, che comunque ha vinto il campionato. Cillessen contrae il contagio e viene depennato dall'elenco. Bizot rientra come terzo portiere. Stekelenburg è il primo, è il titolare e gioca la partita con l'Ucraina, diventando così anche il più ‘vecchio' giocatore olandese in campo in una grande manifestazione (tolto il primato a Van der Sar, onnipresente in questa storia). Stekelenburg scende in campo quasi 17 anni dopo l'esordio con gli oranje e quasi 11 dopo la finale dei Mondiali e considerata l'altalena in cui ha vissuto si può dire che il meglio per il portiere deve ancora venire.

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