Stangata sul figlio di Nedved, Pavel jr: sputi e insulti all’arbitro, squalificato per 6 giornate
Insulti, anche pesanti, all'arbitro. Uno sputo al culmine della rabbia rivolto al direttore di gara (per terra, ma senza colpirlo). La furia di Pavel Nedved junior è costata cara. Il figlio dell'ex calciatore e dirigente della Juventus è stato squalificato per 6 giornate, un provvedimento disciplinare che fa seguito all'episodio burrascoso avvenuto durante una partita del campionato di Seconda categoria torinese.
Un caso di condotta gravemente irriguardosa che ha visto come protagonista il calciatore della Nuova Lanzese (club di Lanzo Torinese, in provincia del capoluogo piemontese): una volta espulso, contrariato per il provvedimento, s'è lasciato trascinare dall'adrenalina. Quell'atteggiamento gli è valso un lungo stop, una stangata che fa spesso capolino tra le sanzioni spesso adottate nei tornei dilettantistici e in questo caso desta scalpore perché il giocatore è ‘figlio d'arte': il suo nome è stato annotato tra i provvedimenti disciplinari pubblicati dal comunicato del Comitato provinciale della Federazione.
Le motivazioni del Giudice Sportivo scaturiscono da quanto scritto dall'arbitro nel verbale che ha accompagnato quanto accaduto in campo. Pavel Nedved junior è stato squalificato "per condotta gravemente irriguardosa nei confronti dell'arbitro, consistita nell'essere stato dapprima espulso per insulti e ingiurie, quindi nell'aver reiterato tale condotta dopo la notifica del provvedimento, altresì sputando a terra vicino all'arbitro stesso, senza attingerlo".
È la seconda volta che il giovane Nedved guadagna la ribalta social. Un paio di anni fa replicò in maniera tanto sarcastica quanto piccata a un messaggio di Marco Materazzi che aveva fatto ironia su una franse pronunciata dal padre. "Mi fa effetto vedere dopo 3000 e passa giorni lo scudetto sulla maglia della Juve – è la riflessione di allora dell'ex bianconero -. Mio figlio andava alle medie, ora guida la macchina e va all’università e lo scudetto è ancora nostro".
Quale era stata la stoccata dell'ex nerazzurro? La affidò a Instagram: "Pavel… gli auguriamo tutti di poter vedere vincere anche la Champions prima che finisca gli studi, se la merita. I miei figli hanno visto vincere la Champions e il Mondiale che facevano l’asilo e le elementari!!!".
La replica del ragazzo non si fece attendere. Il tempo di prendere atto di quella battuta e sui social scrisse: "Rispondo una volta per tutte alla domanda. Sinceramente non mi sento particolarmente toccato dalle parole di Marco ma per il semplice motivo che mentre noi parliamo di attualità lui continua a fare riferimenti ad eventi avvenuti più di 10 anni fa, seppur di grande valore. Poi non so perché si sia sentito interpellato visto che le parole dette da mio padre sono fatti, nulla di inventato. Detto questo, c‘è anche da dire che c'è chi si accontenta di un solo trofeo ogni decade e chi in 10 anni ha vinto 18 trofei ed ha ancora fame. Peace. Ps: qualcuno in privato mi spieghi cosa c'entra il Mondiale del 2006 con l'Inter".