Stadi di nuovo aperti ai tifosi al 100% senza restrizioni Covid: “Dal 1° aprile si può”
Oramai ci siamo, il countdown sembrerebbe davvero essere arrivato alla sua conclusione: il pericolo pandemico è scemato, attualmente la situazione generale appare sotto controllo e si prospetta un graduale ma costante ritorno alla normalità. In tutto questo, anche il mondo dello sport in generale e del calcio in particolare stanno attendendo la fine del mese di marzo per poter festeggiare alla riapertura totale degli impianti sportivi all'aperto. I tifosi di Serie A possono finalmente gioire e prepararsi per un massiccio ritorno allo stadio.
L'ultima conferma che ci si sta oramai dirigendo a vele spiegate verso questa soluzione sono state le dichiarazioni del Sottosegretario al Ministero della Salute, Andrea Costa, che non ha avuto dubbi nel preannunciarlo ai microfoni Rai. L'allentamento delle misure restrittive oramai è un tema sensibile e all'ordine del giorno e si prospetta un rientro di tutte le normative che fino ad oggi hanno calmierato l'ingresso agli stadi. Prima desolatamente vuoti, poi con precise disposizioni per il mantenimento delle distanze di sicurezza, quindi al 50%, al 75% e adesso verso la totale apertura.
"Siamo all'inizio di una fase nuova" ha evidenziato Costa. "Tutto inizia proprio con la fine dello stato di emergenza. Già dal 1° aprile ci saranno delle misure di allentamento generali. Sicuramente ci sarà una distinzione tra luoghi all'aperto e luoghi al chiuso e ci sarà una progressiva gradualità. Poi ci sarà una seconda fase ragionevolmente nel mese di maggio, e credo che, osservando i dati, finalmente ci potrà essere un'estate senza restrizioni".
Dunque, l'ultima parte della stagione sportiva potrebbe volgere verso la totale riapertura, garantendo le misure di sicurezza anti Covid ma non limitando più il numero di spettatori sugli spalti. "Ciò che dobbiamo guardare con grande attenzione non è tanto il numero dei contagi ma è la ricaduta e la pressione che questi contagi provocano sui nostri ospedali" ha sottolineato il Sottosegretario. Un dato che attualmente è ampiamente sotto controllo da parte della autorità e che fa ben sperare: "Abbiamo bisogno che i nostri ospedali tornino e continuino l'attività primaria. C'è bisogno di recuperare il terreno perduto".