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“Sta tornando a casa, ma non la vostra”: i tifosi italiani spiegano il calcio all’Inghilterra

L’Inghilterra spera di mettere in bacheca il secondo trofeo di tutta la sua storia dopo i Mondiali del 1966 e tra i tifosi diventa sempre più potente il mantra “it’s coming home”, ovvero il calcio sta tornando a casa. È l’affermazione di chi da sempre ricorda a tutti di aver inventato il calcio, ma i tifosi italiani presenti ieri sera a Wembley hanno provato a spiegarglielo con un disegnino che contano anche le vittorie…
A cura di Paolo Fiorenza
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L'Italia ha già il biglietto per Wembley e aspetta di conoscere la sua avversaria nella finale degli Europei del prossimo 11 luglio. L'Inghilterra, la cui porta è ancora imbattuta dopo le prime cinque partite, affronta stasera la Danimarca nella seconda semifinale del torneo: un match attesissimo e caricato a pallettoni dai padroni di casa, che vedono – quote dei bookmakers alla mano, che li danno largamente favoriti – la possibilità concreta di giocarsi la vittoria ad Euro 2020.

La narrativa potente che sta ispirando il racconto degli Europei dal punto di vista inglese fa riferimento al celebre mantra ‘it's coming home', ovvero il calcio sta tornando a casa, frase contenuta nella canzone ‘Three Lions', lanciata in occasione degli Europei del 1996, quando l'Inghilterra organizzò il torneo e sperava di tornare a vincere finalmente qualcosa dopo i Mondiali del 1966 – giocati sempre in casa – che restano ad oggi l'unico trofeo vinto dalla Nazionale di Southgate in tutta la storia del calcio.

"It's coming home, football's coming home", cantano a squarciagola i tifosi di Sua Maestà in questi giorni, volendo ricordare a tutti che la casa del calcio è l'Inghilterra, visto che è proprio lì che nel 1848 furono codificate le prime regole del calcio e poi 9 anni dopo venne fondata la prima società di calcio, lo Sheffield Football Club. Insomma gli inglesi ribadiscono sempre di essere gli inventori del calcio, il problema è che essere stati i primi non li ha aiutati a riempire la propria bacheca a livello di Nazionali – ben altro è il discorso nelle competizioni per club – a parte come detto gli Europei del '66 vinti in finale per 4-2 sulla Germania Ovest col celebre ‘gol fantasma' di Geoff Hurst.

Ieri sera a Wembley i tifosi italiani allora hanno provato a spiegarlo agli inglesi facendo il classico disegnino, ovvero esponendo uno striscione eloquente: "Sta tornando a casa, ma non la vostra". Basta del resto confrontare i palmarès delle due Nazionali: l'Italia ha vinto un Europeo, un'Olimpiade ma soprattutto 4 Mondiali. Se insomma il pallone dovesse scegliere qual è casa sua, probabilmente avrebbe pochi dubbi e prenderebbe la via dell'Italia…

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