Squalifica Mourinho, respinto il ricorso e confermate le 2 giornate: salta Sassuolo e il derby
Confermate le due giornate di squalifica per Jose Mourinho: la Corte federale d'appello ha respinto il ricorso della Roma sulla sanzione inflitta allo Special One per il caso Serra. Salterà il Sassuolo e il derby con la Lazio. Alla fine la decisione finale sulla squalifica di Josè Mourinho, inizialmente di due giornate e poi "congelata" in attesa di giudizio è arrivata.
L'udienza odierna della Corte federale era in programma per le 14:30 di venerdì 10 marzo nella sede di Via Campania (Roma), dove si è presentato anche Mourinho, arrivato oltre un’ora prima della riunione, insieme all'avvocato giallorosso Antonio Conte al quale la Roma aveva affidato il mandato del ricorso. A conclusione della riunione – durata poco più di mezz'ora – nessuno ha poi rilasciato dichiarazioni in merito, lasciando interdetti i tanti giornalisti in attesa di avere notizie più concrete, arrivate successivamente via nota ufficiale Figc.
La sentenza è ufficiale e non può essere più impugnata. Oltre al Sassuolo Mourinho, dunque, non ci sarà per il derby contro la Lazio: "Nell’udienza fissata il 10 marzo 2023, tenutasi in videoconferenza, a seguito del reclamo con procedimento d’urgenza numero 202/CSA/2022-2023, proposto dalla società A.S. Roma S.r.l. e dal Sig. Josè Dos Santos Mourinho in data 03.03.2023 avverso la sanzione della squalifica per 2 giornate effettive di gara e ammenda di € 10.000,00 inflitta al Sig. Josè Dos Santos Mourinho in relazione alla gara Cremonese/Roma del 28.02.2023; uditi l’ Avv. Antonio Conte, il General Counsel Lorenzo Vitali nonché il sig. Josè Dos Santos Mourinho; sentiti l’arbitro, l’assistente n.1, l’assistente n.2 e il IV ufficiale; ha pronunciato il seguente DISPOSITIVO: Respinge il reclamo in epigrafe"
Intanto la Procura federale ha notificato all'arbitro Marco Serra, che ricopriva il ruolo di quarto uomo in Cremonese-Roma, l'avviso di conclusione delle indagini. A Serra è stato annunciato il deferimento per violazione dell'articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva e del Codice deontologico degli associati Aia. Il ricorso esercitato dalla Roma si fondava anche su testimonianze circostanziali a conferma del labiale di Serra (il famoso "vai a casa") e il suo comportamento contestato dai giallorossi. Una situazione delicata per Serra che dovrà presentare la propria linea difensiva, andando incontro ad una eventuale lunga squalifica, con il rischio di uscire per sempre dall'organico degli arbitri di Serie A e B.
Lo scorso 3 marzo, il giorno dopo la deposizione fatta in Procura da Josè Mourinho, sono stati ascoltati infatti dal procuratore Chiné anche tre testimoni sul caso Serra: Vito Scala, che si occupa delle relazioni con gli arbitri, Maurizio Lombardo, Chief Football Operating Officer del club, e il dottor Manarache. Il che aveva portato ad una ulteriore riflessione sulla versione di Mourinho, furioso negli spogliatoi arbitrali a fine match, che aveva denunciato atteggiamenti irrispettosi dello stesso Serra.
Così Josè Mourinho aveva intanto potuto sedersi regolarmente in panchina contro la Juventus, nel match poi vinto all'Olimpico contro i bianconeri, proprio in funzione delle indagini svolte in Procura che hanno portato a ulteriori accertamenti su situazioni risultate ben poco chiare e di certo più complesse di quanto scritto sul referto arbitrale, in cui appariva una relazione interamente rivolta al tecnico della Roma.