Spuntano le immagini di Inzaghi in campo mentre si gioca la finale di Champions: tentativo disperato
Il giorno dopo in casa Inter l'amarezza è ancora tanta per quello che avrebbe potuto essere – con un pizzico di precisione e lucidità in più da parte di Lautaro e Lukaku, ma anche di buona sorte sulla traversa di Dimarco – ed invece non è stato nella finale di Champions League vinta per 1-0 dal Manchester City. Una prova davvero di spessore quella della squadra nerazzurra, messa benissimo in campo da Simone Inzaghi e compatta dall'inizio alla fine, come dimostrano le poche occasioni avute dagli Sky Blues.
Le chance maggiori le ha avute l'Inter, la coppa dalle grandi orecchie se la prende il City: non è la prima volta né sarà l'ultima nella storia dello sport che l'equilibrio in un match importante viene deciso dagli episodi. Inzaghi ha provato a tenere fede al suo soprannome di uomo delle finali: ce l'ha messa tutta il tecnico piacentino, andando anche oltre il regolamento nel finale di partita e beccandosi per questo il cartellino giallo inevitabile dell'arbitro Marciniak.
L'episodio si è verificato negli ultimissimi istanti del match di Istanbul, quando – al quinto minuto di recupero ormai scaduto – il direttore di gara ha concesso di battere un calcio d'angolo che sarebbe stato non solo l'ultima occasione per l'Inter di pareggiare ma anche l'azione finale della partita. A quel punto un Inzaghi quasi posseduto è entrato parecchi metri dentro il campo, come raramente si vede fare da parte di un allenatore, facendo ampi gesti ad André Onana perché salisse anche lui in area del City per cercare disperatamente il gol del pari (cosa poi avvenuta ma inutilmente, con successivo e immediato fischio finale di Marciniak).
Un collaboratore allora è accorso per cercare di riportare il tecnico nerazzurro nell'area a lui deputata a bordo campo, ma in cambio ha ricevuto un vigoroso strattone con entrambe le braccia da parte di Inzaghi, completamente in trance agonistica in quegli ultimi fatidici momenti di una finale che stava vedendo sfuggirgli via. Il tecnico si è divincolato, ha sbuffato, ha incenerito con lo sguardo chi stava provando a calmarlo e ricondurlo alla ragione. Poi è arrivato il giallo di Marciniak, richiamato dal quarto uomo. Tutto destinato a sfumare nell'album dei ricordi per Inzaghi e l'Inter: la storia a Istanbul poteva essere diversa.